Non si sa da quanto tempo vivessero in quelle condizioni. Una storia di degrado, ma anche di estrema tristezza, emersa in un centro del Vibonese dove una donna e la sua bambina di dieci anni vivevano in una casa letteralmente sommersa dai rifiuti. Una storia di disagio sociale a cui hanno posto fine i carabinieri della Stazione di Maierato – competenti per territorio – i quali hanno deferito la donna   poiché  faceva vivere la figlia minorenne in più che precarie condizioni igienico-sanitarie e quindi in  un ambiente malsano. Al contempo la bambina è stata affidata ad una parente allo scopo di farla continuare a vivere nel contesto familiare ed evitarle altri traumi.

Risale a giovedì scorso il controllo dei militari nell’abitazione dove vivevano madre e figlia.  Accanto ai  carabinieri  anche i responsabili del dipartimento Igiene e salute dell’Asp di Vibo, nonché il sindaco del centro interessato ed i servizi sociali. Per tutti, varcata la soglia di casa,  si è aperto uno scenario difficile anche da immaginare a causa delle pessime condizioni igienico sanitarie dell’abitazione. Da quanto emerso, infatti, la casa era completamente invasa  di rifiuti e materiale di ogni genere. Tanto che  è stata immediatamente predisposta la bonifica la  disinfestazione.

Il controllo dei militari guidati dal comandante Giuseppe Cozzo è avvenuto a seguito di una segnalazione di alcuni vicini,  molto  preoccupati da quanto sospettavano potesse celarsi al di là dell’uscio di casa. Alla  vista dei carabinieri la donna – una casalinga del posto di 34 anni –  non ha comunque opposto alcuna resistenza, decidendo così di affidarsi a chi poteva aiutarla per porre fine a  un brutto incubo per  lei e per la figlia.

Lo stato di degrado era iniziato probabilmente da cinque anni o, comunque, da quando la donna è rimasta a vivere da sola con la figlia, a seguito di separazione dal marito. Quell’abitazione il  cui esterno manifestava decoro, al suo interno, con  il passare del tempo, si era trasformata in una stamberga. E lo sapeva bene la donna, visto che non consentiva l’accesso a nessuno, tantomeno alla sua famiglia di origine che minimamente immaginava quanto si consumasse tra quelle mura domestiche. Ambienti completamente sommersi dai rifiuti, nell’intero perimetro abitativo, in ogni centimetro quadrato. L’immobile è stato sottoposto a servizio di bonifica e disinfestazione ed ora la donna sarà aiutata a riabilitarsi, seguendo un programma  ad hoc.

Rosaria Marrella – gazzettadelsud.it