Dal banco di scuola alla cattedra. Dalla Calabria arriva l’interessante storia di Francesco Napoleone Corbelli, diciottenne che dopo il diploma ha ricevuto il suo primo incarico di supplenza annuale, diventando così il docente più giovane d’Italia. Ai giornalisti de La tecnica della Scuola ha raccontato l’emozione dell’esperienza, le speranze per i suoi coetanei e i suoi progetti futuri. Uno spoiler? Insegna alle superiori ed è iscritto al primo anno di università.

Il docente più giovane d’Italia: la sua storia

Di mattina docente, in classe o in didattica a distanza, e di pomeriggio tra lezioni ed esami universitari come studente. Ha passato così l’anno scolastico quasi terminato Francesco Napoleone Corbelli, diciottenne di Torano Castello, comune della provincia di Cosenza. Dopo aver conseguito il diploma a giugno dello scorso anno presso l’Istituto Tecnico per le Attività Sociali “Nitti” di Cosenza, ha ottenuto la nomina annuale in Laboratorio di Grafica all’Istituto IPSIA “N.Green – Falcone Borsellino” di Corigliano e all’ITC “L. Palma”. Ai giornalisti de La Tecnica della Scuola, si è detto contento e soddisfatto di aver raggiunto il primato di docente più giovane d’Italia e ha raccontato le emozioni provate nel ritornare tra i banchi di scuola nella nuova veste di insegnante. Con i suoi studenti ha ormai instaurato un bel rapporto, basato su umiltàcollaborazione e rispetto. Sono consapevoli che chi sta in cattedra ha pochi anni in più ma riconoscono il suo ruolo e le sue responsabilità. Il giovane docente, d’altro canto, fa costantemente tesoro della sua esperienza da studente per garantire una didattica sempre più coinvolgente e al passo con i tempi. Il diploma e la nomina annuale, inoltre, non hanno di certo messo una pausa ai suoi progetti: Francesco, infatti, è sì docente, ma anche studente: a settembre, parallelamente all’esperienza da docente, ha iniziato quella universitaria, iscrivendosi al corso di laurea in Economia. La sua ambizione non è si certo annullata e si augura che la sua esperienza sia un “motivo di speranza per tutti”, diplomandi e laurandi.

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