Diciassette ordinanze di custodia cautelare sono state emesse dal Gip distrettuale di Catanzaro, su richiesta della locale procura antimafia, ed eseguite stamane dai Carabinieri del comando provinciale di Catanzaro, con il supporto dello Squadrone Eliportato Carabinieri Cacciatori e di un elicottero dell’8 Nucleo Elicotteri. Destinatari dei provvedimenti sono persone considerate appartenenti e fiancheggiatori della cosca di ‘ndrangheta Iozzo-Chiefari, radicata, in particolare, nei comuni di Torre di Ruggero e Chiaravalle Centrale. Con il provvedimento cautelare vengono contestati, tra gli altri, i reati di associazione mafiosa, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. L’operazione, coordinata dalla Dda di Catanzaro, e’ stata denominata “Orthrus”, che nella mitologia greca e’ il grosso cane a due teste con un serpente come coda, figlio di Tifone ed Echidna e fratello di Cerbero: secondo gli inquirenti, infatti, ai vertici dell’organizzazione erano, in particolare, due degli indagati, Antonio Chiefari e Mario Iozzo. Un’altra persona, della quale non sono state rese note le generalita’, e’ stata poi arrestata in flagranza di reato questa mattina dai carabinieri impegnati nell’operazione perche’ ha provato a disfarsi di sostanza stupefacente alla vista dei militari dell’Arma.
- Catricalà Marco, nato a Chlaravalle Centrale il 20.04.1992;
- Chiefari Antonio, inteso “u Tartaru”, nato a Torre di Ruggiero il 01.01.1951;
- Chiefari Vito, nato a Catanzaro il 05.01.1973;
- Daniele Alexandr, inteso “Sasha”, nato a San Pietroburgo (Russia) il 01.07.1989;
- Fabiano Damiano, nato a Chiaravalle Centrale il 10.02.1991;
- Gullà Antonio, nato a Chiaravalle Centrale il 22.03.1991;
- lozzo Mario, inteso “Marino”, nato a Chiaravalle Centrale il 14.11.1959;
- Iozzo Luciano,nato a Chiaravalle Centrale il 19.05.1963;
- lozzo Giovanni Giuseppe, nato a Chiaravalle Centrale il 26.12.1991;
- lozzo Giuseppe Gregorio, inteso “Pino”, nato a Chiaravalle Centrale il 05.10.1967;
- Iozzo Raffaele, nato a Chiaravalle Centrale il 09.11.1990, ivi residente in rione
- Maida Andrea, inteso “u Babbo”, nato a Chiaravalle Centrale il 16.07.1981;
- Maiolo Antonio, nato a Catanzaro il 31.03.1976;
- Marchese Giuseppe Marco, nato a Chiaravalle Centrale il 14.03.1988;
- Rei Antonio, inteso “u Bellino”, nato a Chiara valle Centrale il 06.10.1990;
- Russo Salvatore, inteso “u Porco”, nato a Chiaravalle Centrale il 05.08.1989;
- Sasso Marco, nato a Chiaravalle Centrale il 12.10.1982.
‘Ndrangheta, arresti Cc: fatta luce sul duplice omicidio del 2009
L’inchiesta condotta dai carabinieri del Comando provinciale di Catanzaro che ha portato all’arresto di 17 persone tra presunti capi e affiliati alla cosca Iozzo-Chiefari federata a quella dei Gallace di Guardavalle, ha anche fatto luce su un duplice omicidio ed un tentato omicidio. Il duplice omicidio e’ quello di Giuliano Cortese, di 48 anni, e della sua compagna Inna Abramovia, di 35, di nazionalita’ ucraina, uccisi a Chiaravalle centrale il 27 aprile 2009. L’agguato contro Cortese fu portato a termine davanti alla scuola materna dove la coppia aveva lasciato le due figlie piccole. Mentre i due si stavano allontanando a bordo di un’auto, furono affiancati da un’altra vettura dalla quale furono sparati numerosi colpi di pistola. L’operazione di oggi trae origine da un’indagine del Nucleo investigativo di Catanzaro, diretta dal procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri, dagli aggiunti Vincenzo Capomolla e Vincenzo Luberto e dal pm Debora Rizza. In questi 3 anni di attivita’, gli investigatori ritengono di avere documentato l’operativita’ della cosca Iozzo-Chiefari, con particolare riferimento al territorio di Torre di Ruggiero, Chiaravalle Centrale, Cardinale e aree limitrofe. I componenti della cosca avevano la disponibilita’ di numerose armi, anche da guerra, e avevano generato nella popolazione locale uno stato di soggezione con conseguenti manifestazioni di omerta’ e accondiscendenza. In particolare il sodalizio, secondo l’accusa, controllava attivita’ imprenditoriali e commerciali nei settori dell’edilizia, del movimento terra e del commercio all’ingrosso di legname, i subappalti connessi con la realizzazione di opere pubbliche anche di rilevante entita’ come la cosiddetta “Trasversale delle Serre”, nonche’ interessi connessi con attivita’ commerciali anche in occasione della festa patronale di uno dei paesi. Altra fonte di proventi illeciti era la gestione di una piazza di spaccio di marijuana e cocaina.
‘Ndrangheta, operazione “Orthrus”: indagato l’ex sindaco di Torre Ruggiero
La Dda di Catanzaro aveva chiesto la custodia cautelare in carcere per l’ex sindaco di Torre di Ruggiero, l’avvocato Giuseppe Pitaro, ma il Gip non ha concesso la misura. Lo ha reso noto il procuratore capo della Dda di Catanzaro, Nicola Gratteri, nel corso della conferenza stampa convocata per illustrare i dettagli dell’operazione nell’ambito dell’operazione “Orthrus” con cui stamane e’ stata colpita la cosca di ‘ndrangheta Iozzo-Chiefari. Nell’ambito dell’inchiesta coordinata dalla Procura distrettuale antimafia catanzarese, Pitaro, che e’ stato sindaco di Torre di Ruggiero dal 2006 al 2015, e’ comunque indagato per concorso esterno in associazione mafiosa. Secondo quanto riferito dal procuratore Gratteri in conferenza stampa, tra i fatti contestati a Pitaro nell’ambito dell’inchiesta ci sono l’aver tenuto chiusa, in una cassaforte del Comune di Torre di Ruggiero, un’interdittiva antimafia, e la presenza al suo fianco, quale candidato sindaco del Comune, di un esponente di vertice della cosca nel corso di un comizio elettorale.