Sarebbero gli autori di numerosi incendi di autovetture registrati negli scorsi mesi in tutto il territorio di Corigliano-Rossano, ma anche di una serie di attività come furti in abitazioni e in aziende agricolericettazione danneggiamenti vari.

Una vera e propria banda organizzata, composta da quattro persone ed operante in tutto il territorio dell’alto jonio cosentino.

Questa mattina i Carabinieri di Corigliano-Rossano, al termine di una articolata attività investigativa, hanno tratto in arresto due ventinovenni rumeni, M.D.M. ed S.G.C., ritenuti appartenenti ad un’associazione a delinquere armata dedita a reati contro il patrimonio.

Avrebbero fatto parte della “banda” anche un altro cittadino rumeno ed un quarantanovenne italiano, entrambi già in carcere.

Le indagini, condotte dalle stazioni di Mirto Crosia e Campana con il supporto del reparto territoriale di Corigliano-Rossano, sono state coordinate dalla Procura della Repubblica di Castrovillari e si sono articolate in numerosi pedinamenti, appostamenti e controlli svolti sin dal mese di ottobre.

L’attività ha permesso di mettere in luce un “sodalizio criminoso” composto da almeno tre rumeni, che avrebbero commesso una serie di furti in abitazioni private oppura, come dicavamo, in aziende agricole; il tutto aggravato dall’uso di armi.

I militari hanno recuperato e sequestrato delle refurtiva varia, in attesa di essere restituita ai legittimi proprietari.

Inoltre, è stato possibile far luce almeno su una parte degli incendi che hanno interessato numerosi veicoli, negli ultimi mesi, nella sola città di Corigliano-Rossano.

In quest’ultimo caso, il quarantanovenne italiano coinvolto è ritenuto essere il “terminale” di tutte le attività criminali: nella sua abitazione sono stati rinvenuti oltre mille litri di carburante di provenienza illecita, impiegato verosimilmente negli attentati incendiari.

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