R. e P.

Anche Brancaleone in Provincia di Reggio Calabria come ogni anno ha omaggiato i Martiri Armeni in occasione della giornata della memoria che avrebbe dovuto svolgersi il 25 Aprile 2020 sempre a Brancaleone vecchio.

Quest’anno visti i divieti che impediscono l’organizzazione di eventi e manifestazioni la facciata dell’antica chiesa dell’Annunziata a Brancaleone vecchio è stata illuminata con i colori della bandiera Armena. Popolo a cui Brancaleone è legato per via del loro passaggio durante l’ VIII sec. d.C. in questa parte di Calabria in cui popoli provenienti dall’Armenia edificarono chiese grotte, castelli, fortezze, nomi, toponimi e innumerevoli testimonianze del loro passaggio, della loro cristianità, come il culto di alcuni Santi della cultura Armena.

Località appunto come San Giorgio, San Gregorio a Brancaleone, San Biagio a Staiti, Rocca degli Armeni a Bruzzano Zeffirio, Santa Maria degli Armeni a Ferruzzano e numerose incisioni  rupestri che costellano il territorio, sono quei pochi esempi che possono far comprendere quanto sia stata forte l’impronta Armena su questo territorio. Senza citare poi i territori nel cuore della cosiddetta “Area Grecanica” come Bova; dove vi è conosciuta una località col nome di “discesa dell’Armeno”  o meglio ancora la Principessa Armena del Castello. Poi ancora;  Casignana con il Monte Varet, la vicina Samo con la fiumara La Verde, che sembrerebbe somigliare al nome di un’antica città Armena che si chiama Alaverdi, che significa “luogo ricco di ferro”, di fatti è constatato geologicamente la presenza di ferro in questa fiumara, mentre nella città di Alaverdi (al confine tra la Georgia e l’Armenia) nel 1800 cominciarono a sorgere le prime fabbriche per l’estrazione del ferro.

Gli Armeni ricordiamo,  sono il primo popolo al mondo ad essersi cristianizzato, sono anche considerati il popolo dell’Arca, di fatti proprio sulle pendici del monte Ararat (in territorio Turco) giace quella che per gli archeologi viene considerata l’arca di Noè, arenatasi sul monte proprio alla fine del diluvio universale.

Il Popolo Armeno sin dall’Antichità fu perseguitato dai Musulmani e dagli Ottomani e per finire tra il 1915 e 1923 dai Turchi si consumò un dei genocidi più abominevoli della storia dove morirono 1,5mln di Armeni.

Un “giorno della Memoria” che a Brancaleone si celebra in maniera ufficiale sin dal 2015 grazie alla Pro Loco sotto la guida del suo giovane presidente Carmine Verduci supportato dai Soci e dalla figura del Prof. Sebastiano Stranges (precursore e studioso in della presenza degli Armeni in Calabria sin dagli anni ‘80) grazie a questa sinergia ogni anno nello splendido scenario del Borgo antico di Brancaleone alla presenza di una delegazione Armena e cittadini provenienti un da ogni provincia della regione e non solo, si tiene una cerimonia, solitamente preceduta da un rito Ortodosso o Cattolico, seguito poi da un breve corteo in abiti tradizionali Armeni verso l’acrocoro del borgo dove psul sito dell’antica chiesa Protopapale si tiene l’accensione di un braciere in memoria dei martiri, segue poi una visita di gruppo presso la vicina chiesa-grotta “dell’Albero della vita” dove insistono dei graffiti di chiara ispirazione alla cultura Armena. Evento che per due anni consecutivi ha avuto ottenuto il Patrocinato e riconoscimento dell’Ambasciata Italiana della Repubblica di Armenia (con sede in Roma). L’evento di quest’anno invece è stato Patrocinato dall’Amminstrazione Comunale di Brancaleone presieduta dalla Commissaria Dott.ssa Isabella Giusto e dalla Comunità Armeni Calabria sotto la Presidenza di Tehmina Arshakyane che ha rappresentato per Brancaleone e l’intera Regione Calabria un contributo importante e di vicinanza verso il popolo Armeno, che guarda con sempre più interesse queste iniziative nella piccola cittadina  costiera di Brancaleone.