Si è svolta Domenica scorsa a Castiglione Marittimo, Comune di Falerna, la solenne cerimonia di commemorazione in ricordo dell’appuntato Michele Marzano di Bovalino e del carabiniere Raffaele De Vico di Longobucco, che il 17 luglio del 1927 rimasero vittime di un agguato mortale ad opera di due malviventi del luogo. I due militari dell’Arma prestavano servizio presso la Stazione dei Carabinieri di Falerna e si trovavano in missione nella vicina frazione di Castiglione Marittimo quando, caduti in un’imboscata ordita da una persona del posto, furono improvvisamente e brutalmente raggiunti da diversi colpi di arma da fuoco e uccisi.

“Vittime della lotta contro la delinquenza”, così si legge in una cartolina postale dell’epoca; due persone umili che hanno svolto con dignità e coraggio il loro dovere e il cui ricordo, tramandato da padre in figlio, è ancora vivo nella comunità falernese. L’Appuntato Michele Marzano e il Carabiniere Raffaele De Vico sono stati <<Due eroi>> – ha commentato la nipote Fortunata Marzano di Bosco di Bovalino nel suo breve intervento di saluto a nome della famiglia alla cittadinanza e alle autorità presenti – <<il cui sacrificio, nonostante i quasi ottantanove anni trascorsi, non può e non deve giacere nell’oblio. Ripercorrere i luoghi della memoria è un dovere delle Istituzioni ma è anche e soprattutto un dovere della società civile>>.

L’Arma dei Carabinieri, rappresentata dal Capitano della compagnia di Lamezia Terme e dal Comandante della Stazione di Falerna, ha presenziato alla cerimonia in Grande Uniforme. Presente anche il sindaco e l’amministrazione comunale di Falerna, l’Amministrazione comunale e il comando dei Vigili Urbani di Longobucco, l’Associazione Società Operaia di Mutuo Soccorso che assieme alle Istituzioni locali è stata l’organizzatrice dell’evento.

Numerosa è stata la partecipazione della gente che assieme ai familiari delle vittime ha assistito alla celebrazione della Santa Messa in loro suffragio e alla successiva cerimonia di benedizione della lapide, collocata sul Monumento ai Caduti nella piccola Piazza del Centro storico di Castiglione Marittimo. Dopo gli interventi del Sindaco di Falerna e della rappresentanza del Comune di Longobucco, a ricordare i loro congiunti sono state le rispettive famiglie: <<Le città di Bovalino, di Longobucco e di Falerna>> – ha concluso la signora Fortunata Marzano di Bosco di Bovalino – <<saranno da oggi più vicine, legate da un sottile filo che le riporta a quel tragico evento di ottantanove anni fa, ma anche da un comune impegno civile e da un forte desiderio di riscatto per l’intera Calabria che non è semplicemente terra di mafia e di delinquenza come qualcuno la vorrebbe dipingere, ma di tradizioni e di cultura>>.

Applauditi sono stati anche gli interventi del presidente della Società Operaia, che ha ricostruito la storia di quel tragico evento e del significato impresso nell’opinione pubblica locale e, infine, quello del Capitano della Compagnia dei Carabinieri di Lamezia Terme. Quest’ultimo ha voluto ricordare Michele e Raffaele come <<due persone ancora in mezzo a noi, presenti nelle divise, nella gente e nelle parole pronunciate durante tutta la cerimonia e che rappresentano ancora la massima espressione dell’essere Carabiniere, ovvero, l’eroe silenzioso che giornalmente compie il suo dovere fino all’estremo sacrificio>>. La cerimonia si è conclusa nel pomeriggio sulle note dell’Inno Nazionale intonato dalla Banda musicale e cantato ad alta voce da tutti i presenti.

 

LAPIDE – MOTIVAZIONE

IN DATA 17 LUGLIO 1927, DURANTE UN SERVIZIO DI PATTUGLIAMENTO,   INFORMATI DELLA PRESENZA DI LATITANTI IN CASTIGLIONE MARITTIMO CON LO SPIRITO DI SACRIFICIO E ATTACCAMENTO AL DOVERE, DA SEMPRE RADICATO NELL’ANIMO DI  TUTTI GLI APPARTENENTI ALL’ARMA BENEMERITA, L’APPUNTATO MICHELE MARZANO DA BOVALINO E IL CARABINIERE RAFFAELE DE DICO DA LONGOBUCCO SI PRECIPITAVANO IMMEDIATAMENTE SUL LUOGO SEGNALATO. IVI GIUNTI VENIVANO PRODITORIAMENTE ATTINTI DA COLPI D’ARMA DA FUOCO.

MORTALMENTE  FERITI RENDEVANO LA LORO ANIMA A DIO NEI LOCALI DI PERNOTTAMENTO DI CASTIGLIONE; FULGIDO ESEMPIO DI SPREGIO DEL PERICOLO E ATTACCAMENTO AL DOVERE FINO AL SUPREMO SACRIFICIO DELLA PROPRIA VITA.

IN LORO ONORE VIENE ERETTA QUESTA STELE A PERENNE RICORDO E IMPERITURA MEMORIA

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