La notizia apparsa sui social network è di quelle che non può passare inosservata e lascia, se troverà reale fondamento, ancor più l’amaro in bocca perchè lede un diritto sacrosanto dei ragazzi e delle famiglie residenti nella periferia di Bovalino a poter continuare ad usufruire del mezzo pubblico comunale (scuolabus) per recarsi da casa a scuola e viceversa. Il mezzo comunale, nelle due ultime settimane, è stato fermo non per avaria o perchè in manutenzione, nè tantomeno per l’indisponibilità del conducente ma bensi …udite udite ! per il presunto  “fermo amministrativo” imposto dalle Autorità competenti. Infatti, il mezzo è stato lasciato ai blocchi di partenza e quindi reso indisponibile, poichè ai sensi dell’art. 145 del nuovo codice della strada, decreto legislativo n. 285 del 30/4/1992, l’Amministrazione proprietaria dei mezzi non ha ottemperato al pagamento dei relativi bolli annuali di circolazione. In conseguenza di ciò gli studenti, ma ancor più le loro famiglie, dovranno provvedere in proprio al trasporto dei ragazzi presso gli istituti scolastici cittadini subendo, proprio nel periodo clou dell’anno scolastico, un disagio altrimenti evitabilissimo. L’Amministrazione civica, che ha lasciato da poco gli scranni del palazzo comunale perchè rea di essere responsabile di “accertateforme di condizionamento della vita politica ed amministrativa da parte della criminalità organizzata”,  ha  ancora una volta (qualora ce ne fosse stato ancora bisogno) dimostrato la sua totale incapacità nel gestire il bene comune e a soddisfare le esigenze dei cittadini. Quest’ultima “vergogna” si aggiunge a quelle già rimarcate ripetutamente in questo ultimo periodo, ossia alle problematiche legate all’incuria del manto stradale, al disinteresse della manutenzione del verde pubblico, all’inefficiente smaltimento dei rifiuti, al mancato avvio della raccolta differenziata, alla creazione e cura di spazi da destinare alle attività sociali ecc.. Il venir meno dell’erogazione di un pubblico servizio per un motivo così banale è di una “gravità assoluta” e merita tutta l’attenzione possibile non solo dei contribuenti ma di tutta la società civile e le istituzioni. E’ pertanto opportuno approfondire i fatti per accertare le responsabilità e perseguire i responsabili nella giusta misura affinchè episodi del genere non abbiano più a ripetersi. L’augurio è che i commissari straordinari chiamati a gestire per i prossimi 18/24 mesi le sorti della comunità bovalinese possano, con il senso di responsabilità che li contraddistingue e che li ha già visti all’opera, sanare queste piaghe e creare un clima costruttivo che coinvolga anche le forze sane del paese (movimenti e gruppi politici) per ristabilire le regole di una civile convivenza, regole che da sempre hanno contraddistinto la comunità bovalinese.

Pasquale Rosaci

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