“Non è un progetto a tempo, durerà, e vuole andare fuori dai confini di Bovalino, dove lo abbiamo avviato “. Si tratta del BC5 Smile, e la società del Bovalino Calcio a 5 manda messaggi diretti e precisi. “È una nostra emanazione, un esempio concreto del nostro “sentire” sociale, una squadra composta da ragazzi affetti dalla sindrome di Down”. Lo schema di lavoro è  pronto : vengono messe a disposizione tutte le figure professionali necessarie, oltre naturalmente all’allenatore e al preparatore atletico, gli specialisti, a partire dallo psicologo, perché la sfida e’ far sentire i ragazzi consapevoli di poter raggiungere risultati da professionisti. Aiuta, in questo senso, il recente successo ai Campionati Mondiali della categoria degli atleti della nazionale italiana. Tanta è la convinzione di poterli portare su percorsi pressoché normali di agonismo sportivo e, quindi, di vita, e altrettanto lo e’ il realismo di fare una valutazione appropriata sulla capacità di mobilità e rendimento dei singoli, per poter impiegare le loro energie – viene puntualizzato – secondo le caratteristiche di ognuno, ma ponendoli al riparo da ogni riflesso psicologico. Sono previste alcune uscite di presentazione e visite, come quella al Centro tecnico di Coverciano, e’ già in calendario a livello locale la prima partita ufficiale tra due squadre a “ranghi misti” (“noi dobbiamo vederli tutti abili”)della società, il 30 di questo mese, in occasione della Giornata dello Sport organizzata dalla Pro loco. Non puo’ essere saltato il primo tassello, dalla societa’ fanno sapere che l’approccio con le famiglie dei ragazzi è  decisivo. Il concetto di integrazione deve partire dalla disponibilità delle famiglie, “ci facciano vedere tutte quante di non avvertire diffidenze, di non intendere come una interferenza l’azione che facciamo, perché questa vuole portare i loro figli quotidianamente su livelli di vivibilità e di soddisfazione. Se noi raggiungiamo l’obiettivo, le famiglie collaborano e i ragazzi si spendono con la giusta carica sportiva e motivazionale, abbiamo vinto tutti”. Parte un progetto di grande spessore, Andrea Scordino, Direttore Generale della società, ha saputo capitalizzare un’idea nata da un colloquio con un dirigente di una blasonata squadra di calcio, durante un pranzo in un ristorante gestito da ragazzi affetti dalla sindrome di Down, tutta la societa’ ci sta lavorando con impegno, stimolata anche dal fatto che e’ il primo esperimento in tal senso nel sud. Ora serve la risposta della gente, l’attenzione degli Enti. Per ottenere un grande risultato in quesa sfida che la BC5 ha scelto con grande coraggio di fare.

BOVALINO CALCIO A 5 – SEDE

26-7-2017