Un altro successo contro la Camorra campana quello messo a segno dai carabinieri del Comando Provinciale di Napoli che, stamani all’alba, hanno fatto scattare un’operazione che sta interessando non solo la provincia partenopea quanto anche quelle di Salerno, Imperia, Ancona, Reggio Emilia e Cosenza, in Calabria.

I militari stanno procedendo all’arresto di 26 persone accusate, a vario titolo, di aver fatto parte di due distinte organizzazioni criminali che operano su Poggiomarino e nei limitrofi comuni napoletani, e in lotta tra di loro per l’egemonia sul territorio.

Da quanto appurato dagli investigatori, al gruppo storicamente presente su quel territorio, che è riconducibile al clan Fabbrocino, si sarebbe affiancata e contrapposta una nuova struttura criminale che avrebbe avuto l’obiettivo di ricercare spazi delinquenziali autonomi.

I militari hanno anche documentato attività connesse a numerose estorsioni e intimidazioni, anche con l’esplosione di colpi d’arma da fuoco.

Appurato, inoltre, un importante traffico di stupefacenti, che si è accertato venissero approvvigionati anche tramite canali riconducibili alla ‘ndrangheta calabrese.

Contemporaneamente i carabinieri stanno sottoponendo a sequestro preventivo beni e rapporti finanziari per un valore complessivo stimato in circa 50 milioni di euro.

L’ordinanda di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere è stata emessa dall’ufficio gip del Tribunale di Napoli su richiesta Direzione Distrettuale Antimafia locale.