R. & P.

Ieri a Bivongi sono stati ritirati tutti i cassonetti stradali della raccolta differenziata, senza comunicazione ai cittadini e senza discussione preventiva in Consiglio comunale. Una scelta dissennata e priva di ogni logica che ci fa regredire di oltre venti anni. Nel 1994 Il nostro comune per primo nel comprensorio ha avviato la raccolta differenziata e nel 2011 siamo stati tra i comuni più virtuosi dell’intera provincia con percentuali di tutto riguardo. In questi ultimi anni si è discusso a lungo dell’opportunità/necessità di passare dalla differenziata di strada a quella porta a porta. La minoranza (attuale e precedente) è stata sempre propositiva e favorevole su queste tematiche ed ha votato in tal senso anche a gennaio di quest’anno (vedi delibera sotto) quando si doveva decidere di aderire ad un bando regionale sulla differenziata porta a porta con l’istituzione di un’isola ecologica a norma. Purtroppo, contro tutti i buoni propositi espressi a più riprese nel tempo, i dati ahinoi, dicono altro: dal 2012 in avanti c’è stato un decremento lento ed inesorabile (del quale i cittadini non hanno alcuna colpa) che ci ha portati alle scellerate decisioni di oggi con le quali viene abolita d’imperio la raccolta differenziata a Bivongi. Va considerato inoltre che la Regione Calabria con la delibera di giunta regionale nr.344 del 2017 ha rideterminato le tariffe sui rifiuti, infatti dal 1 gennaio 2018 sono raddoppiati i costi di conferimento in discarica dell’indifferenziata passando da 90 euro a tonnellata a ben 185 euro mentre i costi per la differenziata benché alti sono nettamente inferiori (variano da 86 € per i rifiuti secchi a 104 euro/t per i rifiuti organici). Bivongi, da paese precursore sulla raccolta differenziata si attesta così ad ultimo della classe e la cittadinanza che ha sempre dimostrato grande senso civico e rispetto verso l’ambiente certamente non lo merita!

Ivan Leotta