Due immigrati, ospiti a Bivongi da circa un anno con il progetto Sprar sono stati espulsi con decreto del prefetto di Reggio Calabria e non possono più ritornare nel paese perché per loro scatterebbe l’arresto. Ragazzi che da tempo erano stati avvisati di tenere un comportamento corretto nel paese e di evitare proteste inutili e schiamazzi.

La goccia che ha fatto traboccare il vaso, qualche settimana fa quando, in piena notte nel rione San Nicola, gli schiamazzi provenienti dall’appartamento che ospita cinque o sei immigrati disturbavano, da diverse ore. Uno dei residenti del rione, si alzava dal letto, si rivestiva e si recava presso l’appartamento a piano terra occupato da ragazzi immigrati. Garbatamente, visto che c’era una finestra aperta, invitava i ragazzi e le loro ospiti a tenere un contegno moderato e di fare meno rumore vista l’ora tarda. Dopo le assicurazioni di una delle ospiti che sarebbe rientrato tutto nella norma, rientrava a casa.

Lo stesso residente quando la mattina, uscito di casa per recarsi nella zona bassa del paese con la propria automobile, veniva accerchiato dai ragazzi immigrati e aggredito verbalmente in quanto, con il suo invito nella notte di evitare schiamazzi, aveva interrotto il loro “festino”.

Lo stesso, tra paura e un impedimento alla propria libertà personale, ha immediatamente avvisato i carabinieri della vicina stazione di Stilo che sono intervenuti sul posto guidati dalla guardia del paese. Qualche immigrato, alla vista dei carabinieri, ha cercato d’inveire nei loro confronti ma poi è stato calmato.

Sicuramente, l’accaduto avrà provocato qualche denuncia perché non è il primo episodio che si verifica sempre nello stesso rione, a differenza del centro storico dove vivono altri ragazzi immigrati che non danno fastidio e seguono i canoni della correttezza civile, frequentando la scuola, lavorando e cercando d’imparare qualche mestiere. Nota stonata, però, è che nel rione dove accadono simili episodi, molti residenti si nascondono dietro il silenzio dell’omertà aspettando che siano sempre gli altri a esporsi per togliere la brace dal fuoco.

Di ciò che accade nel paese, il sindaco, Felice Valenti, oltre a informare i carabinieri, è a contatto con il prefetto di Reggio Calabria, Claudio Sammartino,  che, come dice lo stesso sindaco, <<È molto sensibile e attento acché a Bivongi la vita sia tranquilla e resti nei canoni della democrazia. Certo la gente quando si verificano episodi spiacevoli e questi immigrati danno fastidio protesta. Noi, come abbiamo dichiarato in occasione del loro arrivo, il 29 luglio 2014, siamo pronti a prendere severi provvedimenti quando disturbano e ricordo che, lo scorso anno, abbiamo già rimandato indietro altri immigrati. Oggi, abbiamo seguito lo stesso criterio con questi. Bivongi è un paese civile – conclude Valenti – e dagli ospiti immigrati che giungono qua, pretendiamo educazione, rispetto e correttezza. Chi non segue tali canoni e darà o creerà ancora fastidi sarà rimandato indietro. Ci si augura che quest’ultimo provvedimento sia d’esempio per tutti>>.

Ugo Franco

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