Reggio Calabria, 45 clandestini

In particolare, nel corso delle indagini è emerso che i due indagati hanno condotto dalle coste della Turchia, verso il territorio dello Stato italiano, una delle due imbarcazioni a vela di circa 12 metri a bordo della quale hanno viaggiato parte dei migranti giunti al porto di Roccella Jonica il 14 ottobre u.s., procurando in tal modo l’ingresso illegale di 45 stranieri (30 di nazionalità iraniana e 15 di nazionalità irachena) nel territorio dello Stato, privi di cittadinanza italiana e di titolo per risiedere permanentemente sul territorio nazionale. I fatti sono aggravati dall’aver consentito l’ingresso in Italia di più di cinque persone, di aver esposto i trasportati a pericolo di vita, di aver sottoposto le persone a trattamento inumano o degradante e di aver commesso il fatto allo scopo di trarre profitto. 

Dalla ricostruzione dei fatti operata dagli investigatori è emerso che i migranti che erano a bordo dell’imbarcazione, dopo aver pagato ingenti somme di denaro agli organizzatori del viaggio (circa 8.000 dollari ciascuno),sono partiti dalla Turchia alla volta delle coste italiane, il tutto senza scorte di cibo ed acqua ed in precarie condizioni igienico-sanitarie. I due fermati sono stati associati presso la casa Circondariale di Locri, ove permarranno in considerazione della convalida del fermo e della contestuale ordinanza di custodia cautelare in carcere emesse dal G.I.P. di Locri (RC). Rimane alta l’attenzione delle Forze di Polizia sul fenomeno migratorio illegale, anche relativamente alla rotta medio-orientale.