Sono trascorsi 47 anni da quando mamma Colomba cerca disperatamente di trovare la figlia Anna nata il 28 dicembre 1965 nell’ ospedale S. Anna di Torino. L’ unico elemento a disposizione una vecchia foto della bambina ritratta all’ età di due anni. Colomba Pasqualino, nasce a Benestare in provincia di Reggio Calabria; Negli anni sessanta, a 18 anni, si sposa e si trasferisce con il marito Agostino Zito in Piemonte.  Presto nasce la loro prima figlia Caterina ma da lì a poco la vita sta per riservare alla giovane mamma calabrese  tristi sorprese. “ Il mio matrimonio è stato combinato, dichiara Colomba, non c’era amore, solo sessanta giorni di fidanzamento e siamo convolati subito a nozze, imposte dai nostri familiari. Un’ infanzia infelice la mia  vissuta in un contesto di ristrettezze estreme al punto tale da desiderare il matrimonio pur di trovare una vita migliore. Mio marito inizia sin da subito con i tradimenti e gli inganni, puntualizza l’anziana ma arzilla signora, dice di possedere a Torino una casa di proprietà, racconta ai miei genitori di essere un attore e di stare bene economicamente. Per non fare brutta figura, la mia famiglia tra tanti sacrifici, ci regala come dote 500 mila lire. Comincia così il nostro viaggio”. Mentre si racconta, Colomba piange. “ Vedo per la prima volta i pullman, le fermate, i negozi, un contesto nuovo per me diventato più difficile nel momento in cui i soldi  dati in regalo dai miei familiari terminano e scopro con tanto dolore che le parole dette da mio marito sono solo bugie”. Niente casa, quindi,  solo tanta forza per portare avanti con dignità la primogenita Caterina. “ In quel periodo di angoscia frequenta casa nostra un cugino di mio marito, continua a raccontarsi Colomba, prova subito per me un interesse e, presa dalla disperazione e dalla solitudine, tra di noi nasce una relazione. Cerca di aiutarmi, in una grande realta’ come Torino. Dalla nostra unione viene al mondo Anna, racconta commossa Colomba, la bambina scomparsa a soli 3 anni. Da quel giorno non mi sono data più pace. Ricerche insistenti in ogni parte d’ Italia e del mondo attraverso lettere, appelli, denunce”.  Anna, nasce quindi da una relazione clandestina in un momento delicato della vita di Colomba. Il papa’ di Anna non regge pero’ la responsabilità  di essere diventato padre e ritorna al Sud abbandonando Colomba. La stessa decide di attribuire la paternità al primo marito, agostino Zito, quando a tutti gli effetti nel suo cuore sapeva che la bimba era stata concepita con Felice Italia. Dunque Anna Italia ma all’ anagrafe Anna Zito. Colomba Pasqualino  cerca un sostegno dalle suore e porta con sè la bambina, si dà da fare con dei lavoretti e al contempo si occupa di Anna. Una mattina viene contattata dalla Madre superiora la quale invita la giovane mamma a firmare dei documenti. “ Perchè devo firmare, a cosa servono le mie firme? Le suore risposero che le firme servivano per la tutela della mia bambina, che si sarebbero occupate anche loro per darmi una mano e che avrei potuto cercare lavoro andando a trovare Anna di tanto in tanto. Nonostante cio’ io stavo sempre con Anna. Ogni quindici giorni andavo pero’ a trovare una mia zia. Al rientro chiedo di Anna, mi dicono che sta dormendo  e che non avrei potuto vederla di ritornare in un altro momento. Il giorno dopo, la stessa versione fino a quando mi hanno rivelato la triste verità”. La piccola Anna dalle suore non c’era più. Da quel momento cominciano le ricerche spasmodiche, nessuno mai ha saputo dire a Colomba che fine avesse fatto la sua bambina,neppure le stesse suore. “  Si è subito pensato alle “ Tratte bianche”: la vendita dei bambini, asserisce Colomba. Credevo di morire, alla mia disperata vita si aggiungeva un altro tassello molto doloroso”.  Nel frattempo Colomba, si  lascia con il primo marito e ritorna in Calabria; Si ricongiunge col secondo compagno con il quale mette al mondo altri due figli: Roberto e Isabella Italia. Assieme ai familiari continua le ricerche interessando anche le TV Nazionali, di Anna però non c’è traccia nonostante siano stati  contattati piu’ volte il tribunale dei minori e il Comune di Torino. Solo qualche mese fa la bella notizia. Anna chiama al Comune di Benestare chiede di voler parlare con il sindaco. La chiamata viene passata al vicesindaco Domenico Mantegna. Anna chiama dal Veneto e chiede di Colomba Pasqualino. “ Una donna chiede di avere informazioni circa la sua nascita e vuole sapere se Colomba vive a Benestare, dice Domenico Mantegna. Dopo le presentazioni è toccato a me dare il messaggio alla mamma dopo 47 anni di ricerca”. Anna adesso vive in Veneto è sposata e ha 3 figli 2 maschi e una femmina. Colomba decide di incontrarla subito. All’ incontro hanno partecipato il sindaco Rosario Rocca, il vicesindaco Domenico Mantegna, il papa’ Felice Italia, il fratello Roberto e la sorella Isabella. Con la sorella piu’ grande l’ abbraccio è avvenuto a Venezia. “  Ho vissuto in una famiglia splendida, racconta Anna, i miei genitori adottivi vivono ancora ho un’ altra sorella, anche lei adottata. Ho sempre saputo di non essere figlia naturale dei miei genitori ma non ho mai cercato la mia mamma biologica”. Tenace, determinata, spontanea come la mamma, Anna dopo 47 anni cerca le sue origini su internet stimolata da uno dei suoi figli. Conoscevo il mio vero cognome e possedevo la stessa foto che possedeva mamma. Il Web era invaso di appelli di questa donna calabrese in cerca della figlia, sapendo della sua residenza a Benestare abbiamo deciso di chiamare al Comune per conoscerla”. Hanno tante passioni in comune, senza saperlo entrambi hanno scritto un libro. Nei loro lavori appare la propria storia. “ Ho usato un nome di fantasia nel mio romanzo, puntualizza mamma Colomba. Anna, l’ ho chiamata Elisa. Ora ho una famiglia che mi vuole bene, una casa, la pensione e la mia felicita’ piu’ grande di aver ritrovato la piccola bambina Anna e di aver abbracciato e conosciuti i suoi figli, i miei nipoti. “ ti chiamerò Colomba, pero’, ha aggiunto con un sorriso Anna.  Il papa’ Felice ha voluto organizzare una festa con parenti ed amici per brindare al lieto evento. Tra i calici di spumante ripetuti abbracci e lacrime di gioia per una storia durata 47 anni andata a buon fine.
ROSELLA GARREFFA
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