Rocco Mongiardo, 38 anni, è stato arrestato per bancarotta e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte. Il suo nome era già emerso una decina di anni fa in un’indagine contro la ‘ndrangheta in Lombardia e, in particolare, a Sedriano e negli atti (non indagato) veniva definito “soggetto contiguo alla famiglia mafiosa dei Musitano di Bareggio”, nel Milanese.

L’aggressione a due funzionari comunali per aprire la discoteca

Nel 2012, tra l’altro, avrebbe partecipato ad un’aggressione, picchiando e minacciando due funzionari dell’ufficio tecnico comunale di Magenta, nel Milanese, perché tardavano ad arrivare i permessi per la discoteca che voleva aprire. Oggi il 38enne è finito in carcere e le fiamme gialle hanno anche sequestrato beni a suo carico per 6 milioni tra cui numerosi conti correnti, cassette di sicurezza, orologi di pregio, immobili ed auto.

L’uomo amministrava di fatto una serie di società del cosiddetto ‘gruppo Mongiardo‘ e per le quali in gran parte la Procura ha chiesto e ottenuto il fallimento. L’operazione è stata ribattezzata ‘The italian job’ e dalle indagini è emersa l’esistenza di un gruppo societario riconducibile al 38enne e alla sua ditta individuale, che ha visto coinvolte nel tempo varie società attive anche nel settore degli autonoleggi nell’hinterland milanese (tra Bareggio, Magenta, Parabiago, San Giuliano Milanese, Cinisello Balsamo, Vigevano).

L’imprenditore, secondo l’accusa, svuotava ciclicamente le aziende, in parte trasferendone gli asset a nuove società intestate a prestanome, con le medesime sedi e gli stessi dipendenti, e in parte distraendone il patrimonio per scopi personali, attraverso un’immobiliare formalmente intestata al padre e usata come “cassaforte” del gruppo. A fronte di un passivo fallimentare di oltre 3 milioni di euro ai danni dei fornitori e soprattutto dell’Erario, le Fiamme Gialle hanno accertato distrazioni ingiustificate per un 1,4 milioni di euro. Il presunto “sistema” gli avrebbe permesso di sottrarre al Fisco altri 4,5 milioni e di omettere i versamenti dovuti per complessivi 8 milioni. Nelle misura cautelare si fa riferimento alla sua “particolare pericolosità” e alla sua “spregiudicatezza”, manifestata anche “nell’occultare le scritture contabili e nell’approfittare dell’Emergenza Covid ”

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