COMUNICATO STAMPA
Quest’anno sarebbe dovuta andare in scena la IV edizione della Sagra della Corte di Assise, inizialmente prevista per il 23 agosto: un evento che, negli anni, ha saputo unire cultura, tradizione e partecipazione, diventando un appuntamento atteso e identitario per la nostra comunità.
Tuttavia, per la prima volta, siamo stati costretti a cancellarlo. La responsabilità è chiara: l’attuale amministrazione ha deciso di negare il patrocinio all’iniziativa, opponendo motivazioni che riteniamo pretestuose, incoerenti e profondamente lesive dello spirito collaborativo che ha sempre caratterizzato il nostro operato.
Siamo la prima associazione nata sul territorio nel periodo post – Covid e da allora abbiamo lavorato con serietà, passione e spirito di servizio, promuovendo iniziative culturali e sociali accessibili a tutti. La scelta dell’amministrazione di bloccare un evento così radicato e partecipato è inspiegabile e inaccettabile.
Ci è stato contestato un ritardo nell’inserimento nel calendario estivo, ma la stessa amministrazione, il 18 agosto – a soli quattro giorni dall’evento – ci ha comunicato la possibilità di procedere. È evidente, dunque, che l’esclusione iniziale non era un ostacolo insormontabile, ma una scelta politica.
Il ritardo nella comunicazione è stato dovuto al recente avvicendamento del Presidente dell’associazione. Una circostanza ampiamente comprensibile, di certo non sufficiente a giustificare la totale mancanza di disponibilità da parte del Comune.
Si è parlato anche di una presunta sovrapposizione con un altro evento per il giorno 23 agosto: si trattava della presentazione di un libro, prevista da calendario alle ore 17:30. La nostra sagra sarebbe iniziata alle 19:30. Due orari compatibili, nessuna interferenza. Un altro alibi debole.
A ciò si aggiunge un fatto ancora più grave: la nostra Associazione non è stata nemmeno convocata alla riunione organizzativa con il Sindaco e il Dott. Ritorto dell’ASP. Siamo stati esclusi deliberatamente da un tavolo istituzionale.
Poi, all’improvviso, sempre il 18 agosto, arriva la “concessione” a procedere. Ma a quel punto era troppo tardi: non c’erano più le condizioni minime per garantire un evento sicuro, ordinato e all’altezza delle aspettative della comunità. Abbiamo scelto con senso di responsabilità di rinunciare. Tutto ciò rischia di compromettere il rapporto instaurato finora, segnando una netta rottura rispetto al dialogo rispettoso e costruttivo che avevamo con la precedente amministrazione, sempre attenta all’ascolto, al sostegno e alla collaborazione. È legittimo chiedersi: perché, dopo tre edizioni di successo, senza alcun problema, si è deciso di ostacolare un evento simbolo della nostra identità locale? Vogliamo risposte chiare e documentate. Il diniego ricevuto è infondato e mina il principio stesso di partecipazione democratica.
Non ci faremo intimidire. Difenderemo con forza il diritto delle associazioni a operare liberamente, senza condizionamenti né favoritismi.
Non ci arrendiamo. La Sagra della Corte di Assise non si ferma.
L’evento sarà riprogrammato e a breve annunceremo la nuova data. Continueremo a lavorare, come sempre, con dedizione e trasparenza, perché crediamo nel valore della cultura popolare, nell’autonomia delle realtà associative e nel diritto di ogni cittadino di partecipare alla vita del proprio territorio.