Aristide Bava
SIDERNO . I sindaci della Locride hanno fortemente lamentato i grossi ritardi che si sono verificati in campo sanitario a causa della mancata attivazione delle necessità derivanti dall’ avvento delal attuale pandemia. Adesso – è stato detto – nel corso di una apposita assemblea, il territorio della Locride si trova con l’acqua alla gola costretto ad accettare supinamente il tentativo di creare alcuni posti letto d’emergenza covid presso l’ ospedale di Locri,Dopo l’introduzione della presidente Caterina Belcastro è stato il sindaco Giovanni Calabrese a fare una puntigliosa relazione anticipando che oggi ( per chi legge) avrà luogo una decisione con i vertici dell’ Asp per le decisioni da adottare.
Calabrese non ha nascosto la grave situazione esistente ( nella Locride ci sono 500 casi positivi con 17 ricoverati al Gom). Il coro è stato unanime da Silvestro Garoffalo ( Brancaleone) a Geppo Femia ( Marina di Gioiosa) Giuseppe Campisi ( Ardore), Vincenzo Loiero ( Grotteria)Vincenzo Maesano ( Bovalino) Domenico Mantegna ( Benestare) Vittorio Zito ( Roccella) . Tutti hanno puntato l’indice sulla incapacità dei vertici della sanità calabrese di prevedere per tempo la grave situazione che si adesso si è creata nella Locride dove ha regnato l’incapacità di trovare per tempo soluzioni adeguate malgrado – ha precisato Calabrese – gli incontri e le proposte rimaste inevase. Adesso si propone l’attivazione di un centro covid con un minino di 10 posti letto presso il reparto di pneumologia con tutte le difficoltà sulla sicurezza che questa decisione si porta appresso. E’ stato ricordato che molti mesi addietro si era paventata la possibilità di creare il reparto Covid presso gli ex uffici amministrativi che certamente sarebbe stata cosa più saggia, oppure presso l’ex ospedale di Siderno dotato di grande disponibilità Tutto rimasto senza risposte. Purtroppo adesso – lo ha rimarcato Vittorio Zito – non possiamo tirarci indietro perchè la situazione sul territorio è molto grave, servono i posti letto e servono con urgenza. Non ci sarebbe neppure il tempo – è stato sottolineato – di prevedere soluzioni alternative. Giovanni Calabrese che è delegato per la sanità è stato quindi autorizzato ad accettare la proposta dei vertici dell’ Asp fermo restando la necessità che i posti covid vengano creati in piena sicurezza , che si recuperi il necessario personale e che non si impedisca il funzionamento delle altre necessità sanitarie del nosocomio locrese. Geppo Femia ha comunque evidenziata la necessità che sin da oggi si lavori per trovare soluzioni alternative che potrebbero essere attivate nel giro di una ventina di giorni tenendo presente che la decisone di creare i posti letto nel reparto di pneumatologia è fortemente penalizzante anche se adesso necessaria per evitare pericolosi spostamenti dei pazienti del territorio in altre regioni.
nella foto di repertorio i sindaci della Locride durante una manifestazione