R. e P.
Il nostro percorso è terminato… ma questo è solo l’inizio!!
Il team Fairplayers non si ferma qui!!
E’ stato un percorso faticoso ma gratificante. In questi mesi non solo abbiamo imparato ad analizzare i finanziamenti pubblici attraverso la lettura degli Open Data e dell’attività di monitoraggio civico, ma abbiamo rafforzato il senso di appartenenza ad una comunità come cittadini attivi e consapevoli.
Non è stato facile proseguire il nostro cammino a causa dell’emergenza epidemiologica da Covid—19, all’inizio ci siamo sentiti smarriti, privati della nostra quotidianità, delle nostre abitudini e, soprattutto, dei nostri affetti, ma grazie alla didattica a distanza, che ci ha permesso di essere uniti seppur distanti, venerdì 22 maggio abbiamo consegnato il report finale.
Attraverso i banchi virtuali di questa scuola di politiche di coesione siamo venuti a conoscenza dell’esistenza di un impianto sportivo che rappresenta — e può rappresentare sempre di più — una risorsa per il territorio in cui esso sorge: la locride, nota soprattutto per le vicende legate alla criminalità piuttosto che per le bellezze e le personalità che ospita.
Molteplici i suoi punti di forza: da un lato il fatto stesso che,  seppur con le piccole incongruenze che le nostre visite di monitoraggi hanno evidenziato, esso non solo è stato realizzato, a fronte di tanti progetti finanziati con le politiche di coesione ma rimasti sulla carta, ma è stato inaugurato e pertanto reso fruibile a tanti bambini, giovani e ragazzi della locride. Inoltre il fatto stesso che sorga all’interno di un oratorio salesiano rappresenta un valore aggiunto in quanto la pedagogia che abita all’interno di queste realtà vuole al centro della propria azione educativa il bambino, ragazzo e giovane nella sua totalità e pertanto anche lo sport qui praticato mira alla formazione non solo dell’atleta ma del ragazzo in  se stesso, con tutte le sue complessità e fragilità, puntando a promuovere le sue potenzialità nel rispetto delle regole del vivere sociale. Anche i ragazzi più problematici trovano spazio al suo interno, anzi costituiscono l’elemento privilegiato della pratica educativa, poiché, citando una delle frasi preferite dal padre fondatore degli oratori salesiani , don Bosco, “in ogni ragazzo c’è un punto accessibile al bene”.
Lo sport può essere pertanto un formidabile strumento educativo al servizio della persona e della città, perché  può insegnare l’importanza della disciplina e della tenacia, il gusto della sfida, la bellezza della fatica condivisa, dell’amicizia, dell’accoglienza. Può, ma non è affatto detto che lo faccia. Affinché lo sport rappresenti una preziosa agenzia educativa al servizio del bene comune, ha bisogno di adulti credibili, all’altezza del loro ruolo.
Da queste considerazioni la nostra proposta prevede l’istituzione di scuole di formazione per operatori specializzati — o più in generale incontri e momenti di formazione per atleti, educatori e dirigenti sportivi, studenti e genitori— e/o apposite convenzioni con le scuole presenti sul territorio, attraverso le quali imparare a guardare allo sport come mezzo per educare le giovani generazioni alla sana competizione, al rispetto delle regole e, più in generale, alla vita.
Ci auguriamo che, finita l’emergenza, l’ impianto venga valorizzato sempre di più e possa servire ad avvicinare bambini, ragazzi e giovani alla legalità attraverso la pratica dello sport.
Da parte nostra continueremo a monitorare l’impianto sportivo e soprattutto a vigilare che il fine per cui è stato progettato venga rispettato!!
Team ASOC FAIRPLAYERS LICEI MAZZINI LOCRI