R. & P.
Il dottore agronomo Bruno Maiolo è il nuovo Direttore Generale dell’ARSAC, l’Azienda Regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura Calabrese. La sua nomina è stata votata ieri, nel corso della Giunta Regionale presieduta dal governatore della Calabria, Mario Oliverio. E’ stato proprio il presidente regionale, a volere il professionista cosentino alla guida di una delle Aziende più importanti e strategiche della Regione , capace di contribuire, veramente, allo sviluppo dell’intero territorio, sotto il profilo socio economico. A sostenere la nomina anche e soprattutto il consigliere regionale Maurizio D’Acri, che il territorio calabrese e le sue problematiche le conosce bene, essendo, anche un professionista che si è affermato da sé. La nomina del dottore Maiolo, che nell’ARSAC ha rivestito, fino a ieri, ruoli dirigenziali in settori strategici, fra i quali la programmazione e la divulgazione, è stata accolta con enorme soddisfazione ed entusiasmo, da parte degli addetti ai lavori e non. Personale ARSAC, operatori agricoli, giovani, semplici cittadini, hanno espresso che l’agronomo Bruno Maiolo è il professionista giusto, l’uomo giusto, al posto giusto. Professionista di altissimo livello, con un curriculum sostanziale perfettamente attinente al ruolo che andrà ad occupare, stimato da tutti, molto sensibile alle tematiche e alle problematiche del mondo agricolo e dei lavoratori dello stesso, profondo conoscitore dell’Azienda che andrà a dirigere, Bruno Maiolo è il Direttore Generale capace di contribuire a un rilancio, non solamente dell’Azienda Regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura Calabrese, ma, anche, dell’intero mondo produttivo, nonché dei settori e comparti ad esso afferenti, compreso quello della ricerca, della sperimentazione e della divulgazione tecnico – scientifica. Professionista lungimirante, stimatissimo da colleghi e dipendenti, il Direttore Generale Bruno Maiolo è persona di elevatissimo livello culturale e spirituale, con un bagaglio di conoscenze, valori etici e morali, esperienze, tali di potergli garantire la dirigenza ottimale di qualsivoglia ente di sviluppo, anche a livello nazionale ed internazionale. In lui e con lui le speranze del mondo agricolo calabrese crescono, sapendo che, certamente, i frutti positivi che scaturiranno dalla sua nomina, non si faranno attendere. Un plauso, dunque, ad Oliverio, D’Acri e compagni che hanno operato una scelta considerata, da molti, veramente giusta.