Sarebbero loro gli autori degli attentati e danneggiamenti subiti dal ex Ministra Maria Carmela Lanzetta. La cosca un tempo dedita ai sequestri di persona, anche in Nord Italia, non vedeva di buon occhio le prese di posizione dell’allora sindaco, impegnata in una campagna di legalità sul proprio territorio. Il clan quindi decise di far sentire la propria voce dapprima incendiando la farmacia di famiglia di Maria Carmela Lanzetta.  L’incendio provocò ingenti danni all’esercizio che sorge al piano terra dello stabile che affaccia sulla strada statale 106 dove L’ex sindaco di Monasterace ed ex Ministro  vive con la sua famiglia.  Gli autori del vile atto avevano rotto i vetri di una finestra posta lateralmente all’ingresso, versato poi  del liquido infiammabile  dando fuoco con una pezza imbevuta. Le fiamme si propagarono  distruggendo molta della merce allora presente all’interno del locale. Nonostante gli ingenti danni  l’ex Ministra, allora sindaco di Monasterace, eletta da appena 30 giorni, non si tirò indietro e continuò la sua azione e per questo fu oggetto di una seconda intimidazione: la sua auto fu crivellata di colpi. A distanza di nove mesi dal primo attentato, 26 giungo del 2011, la sua fiat panda parcheggiata, come al solito, sotto la sua abitazione, sul corso principale del paese di Monasterace fu distrutta a colpi di arma da fuoco. Era stata la stessa Lanzetta  ad accorgersene verso metà giornata, quando era già al lavoro presso il comune, a Monasterace superiore, per preparare la seduta del consiglio comunale aperto, sulla allora vertenza in atto  delle operaie della Florinnova. Tre colpi sono andati a segno sulla carrozzeria dell’auto, danneggiandola all’altezza della fiancata destra, uno in particolare, che andò a conficcarsi al centro dello sportello posteriore creando un grosso squarcio. Allora le indagini erano state avviate dal ex comandante della compagnia di Roccella Jonica il Capitano Marco Comparato. Da allora tante le manifestazioni di solidarietà all’ex sindaca anti ndrangheta tanto che Il prefetto le assegnò la scorta. Dopo l’esperienza amministrativa, Maria Carmela Lanzetta fu chiamata da Renzi nella compagine di Governo. Un anno di attività poi il rientro a casa con la promessa di un assessorato regionale che alla fine non accettò.

MARIA TERESA CRINITI

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