Nella giornata di ieri un duro colpo contro la cosca Ruga di Monasterace grazie alla vasta operazione dei Carabinieri del Nucleo investigativo del Gruppo di Locri e della Dda di Rc denominata “Confine 2”, che ha portato all’esecuzione di 14 arresti tra la provincia di Reggio Calabria, Catanzaro, Roma e Firenze. Fra i reati contestati alle persone destinatarie dell’ordinanza di custodia cautelare vanno dall’associazione per delinquere di tipo mafioso e dall’omicidio al favoreggiamento personale, danneggiamento, rapina, estorsione, detenzione e porto illegali di armi e detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.

Le indagini, erano state avviate a seguito della brutale uccisione di RUGA Andrea, avvenuto a Monasterace e a seguito di numerosi altri fatti delittuosi verificatisi in quel centro, tra i quali spicca l’incendio che ha distrutto la farmacia “MAZZONE”, avvenuto il 26 giugno 2011 (esercizio di proprietà dell’allora Sindaco di Monasterace Dott.ssa Maria Carmela LANZETTA.

Ma il procuratore di Reggio Calabria Federico Cafiero De Raho precisa che:
<<Le intimidazioni commesse ai danni dell’ex ministro Maria Carmela Lanzetta, all’epoca in cui era sindaco di Monasterace, pur rientrando nell’indagine che ha portato ieri mattina all’arresto di 14 persone, non vengono contestate formalmente alle persone coinvolte nell’operazione. “Le indagini sugli episodi ai danni dell’ex ministro Lanzetta – ha detto in conferenza stampa il Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, Federico Cafiero de Raho – sono state stralciate da questa operazione ed affidate per il prosieguo alla Procura della Repubblica di Locri”. Secondo quanto reso noto dai carabinieri, Giuseppe Cosimo Ruga, nell’intercettazione ambientale di un colloquio con la moglie, Maria Rosa Piromalli, si lamentava del clamore sollevato dalla Lanzetta per le intimidazioni subite. “Possiamo dire – ha detto ancora il Procuratore – che Ruga esprimeva un forte risentimento per Maria Carmela Lanzetta, ma gli elementi raccolti non sono a tutt’oggi sufficienti per poterlo ritenere coinvolto nella vicenda>>

Sul caso ha parlato anche Cesare Deleo Sindaco di Monasterace: << dichiarando di essere grati ai carabinieri e alla magistratura per l’importante risultato conseguito nella scoperta dei presunti responsabili di gravi fatti criminosi compiuti sul nostro territorio, nella convinzione Che una bonifica mirata, mediante l,estirpazione del male endemico della ‘ndrangheta, dà fiducia ai moltissimi cittadini onesti che vivono nel rispetto della legalità e vogliono sia garantita la pace sociale, requisito indispensabile per uno sviluppo ordinato e civile della nostra comunità.
A questo obiettivo è rivolta con grande impegno e tenacia l’azione di questa amministrazione comunale , la quale, improntata a correttezza ,trasparenza , imparzialità e rispetto delle regole, trae la sua forza dal limpido successo che mi ha portato alla guida del paese, frutto della fiducia sincera e disinteressata manifestata con il voto dal 70 % degli elettori.Risultato conseguito, posso affermarlo senza tema di smentita, con una campagna elettorale che non ho condotto porta a porta come è testimoniato dal fatto che non ho chiesto il voto ad alcuno e non ho varcato la soglia di alcun uscio.>>

Carmen Fantò

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