Due imprenditori erano a capo dell’organizzazione a cui è stata contestata per la prima volta nel viterbese l’accusa di associazione per delinquere di stampo mafioso. Si tratta di Giuseppe Trovato, detto Peppino, 43enne di origini calabresi con legami con la famiglia ‘ndranghetista  Giampa’ di Lamezia Terme, gestore di alcuni compro oro, e di Ismail Rebeshi, detta Ermal, imprenditore albanese di 36 anni nel settore dei locali notturni e della rinvedita di auto. L’organizzazione smantellata dai carabinieri era dedita principalmente ad imporre il proprio controllo su attività economiche e anche sul traffico degli stupefacenti.
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