Io Scelgo Calabria lancia un appello accorato ai Calabresi: così non va, politica e burocrazia sono troppo lente, dal livello nazionale a quello regionale. Ognuno – dice Io Scelgo Calabria, nella qualità di libero progetto di sviluppo sottoposto all’attenzione dell’opinione pubblica regionale – può avere l’orientamento politico e ideale che ritiene più opportuno, può essere di destra, di sinistra o di centro, ma ogni persona ragionevole non può non affermare che rispetto al dramma che stiamo vivendo la risposta delle istituzioni è assolutamente inadeguata. Non c’è – si afferma perentoriamente – l’esatta consapevolezza della tragedia economico-sociale in atto e che proprio in queste settimane di lento riavvio inizierà a manifestarsi in tutta la sua dimensione storica. La pandemia della lentezza politico-burocratica è tanto grave quanto quella virale, con tutto il rispetto per il dramma umano e sanitario che non è ancora finito. Imprese di ogni dimensione e comparto avrebbero bisogno di provvedimenti urgenti, immediati, pensati, utili, incisivi. Provvedimenti che nascano dalla conoscenza diretta dell’economia e del territorio in cui si vive, e non da concezioni astratte e da metodologie sbagliate.

Io Scelgo Calabria sta spiegando con l’ausilio di diversi mezzi mediatici che la situazione economico-sociale del Mezzogiorno intero è tanto grave quanto bisognosa di rivoluzioni, certo pacifiche e democratiche, ma comunque capaci di modificare la realtà nel profondo. Occorre puntare al massimo sulla libertà d’impresa, cancellando assurdi vincoli burocratici che non hanno più senso di fronte al pericolo imminente che centinaia di migliaia di persone guardino alla cassa integrazione, all’indennità di disoccupazione o al reddito di cittadinanza e di emergenza come all’unica soluzione possibile. Uno Stato iper indebitato come l’Italia non potrebbe reggere a lungo una condizione di assistenzialismo strutturale. Ecco quindi che, soprattutto al Sud e in Calabria, in ogni settore, dalla ristorazione all’edilizia, dall’artigianato al commercio, dall’agricoltura al turismo, e guardando soprattutto alle micro e piccole imprese, bisogna puntare su una liberalizzazione assoluta da pastoie e costi di ogni tipo, sulla defiscalizzazione e decontribuzione per almeno dieci anni, su ogni forma idonea di incentivazione per la creazione di nuova occupazione e per il mantenimento dei posti di lavoro esistenti, su politiche creditizie finalmente pensate per i “piccoli”. Non c’è altra strada. Un posto di lavoro in più per centinaia di migliaia di micro e piccole imprese del Sud e della Calabria può risolvere nel modo più rapido e indolore una tragedia storica. Io Scelgo Calabria, nel più ampio ambito di Io Scelgo Sud, sta presentando la ricetta migliore: liberare le energie creative e il genio del Sud e della Calabria! Politici e burocrati inadeguati a casa!

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