Aristide Bava
SIDERNO – Come aveva anticipato Francesco Candia, presidente f.f. di Anci Calabria, in una intervista concessa al nostro giornale, si è riunito a Catanzaro il direttivo dell’organismo per una valutazione sul Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) approvato dal Consiglio dei Ministri il 12 gennaio 2021. Tra gli altri argomenti, come annunciato, si è occupato della nuova Statale 106 e ha giudicato «inaudita la mancanza di espressa previsione di un complessivo intervento di completamento della costruzione della strada». Il direttivo Anci ha giudicato il completamento dell’arteria «una condizione essenziale quanto importante per affrontare e risolvere totalmente l’esigenza di assicurare un collegamento stradale veloce e sicuro, all’intero versante ionico della Calabria che riguarda anche tratte delle provincie di Reggio, Catanzaro, Crotone e Cosenza, con proiezione verso la Basilicata e la Puglia».
Il direttivo Anci ha anche rilevato limitazioni sulla linea di intervento che dovrebbe interessare i collegamenti col porto di Gioia Tauro, ed evidenziato che non si trova alcuna menzione del Ponte sullo Stretto. L’ordine del giorno della riunione prevedeva “Valutazioni, osservazioni e richieste sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza approvato dal Consiglio dei ministri il 12 gennaio 2021». «I Sindaci e gli Amministratori partecipanti, – si legge in una nota stampa – avendo visionato i contenuti della proposta del governo, che sarà oggetto di valutazione parlamentare, hanno unanimemente espresso preoccupazione e disappunto in relazione alla carenza di espresse previsioni che contemplino robusti interventi per la Calabria esaustivi di ataviche problematiche ed insufficienze che hanno impedito il corretto sviluppo della regione e di gran parte del Sud Italia. Ciò anche perché vi è piena consapevolezza della portata storica, forse irripetibile, del citato piano di investimenti che, non può non affrontare adeguatamente le esigenze specie infrastrutturali che emergono dal territorio regionale».
In particolare è stata posta l’attenzione sulla misura delle infrastrutture, l’Alta velocità ferroviaria, la manutenzione stradale e l’intermodalità e logistica integrata.
E appunto sulla 106: e a questo proposito «il Comitato direttivo di Anci Calabria esprime preoccupazione per le limitate previsioni programmatiche e finanziarie che riducono alla realizzazione dei primi lotti funzionali della direttrice Salerno/Reggio Calabria l’attività di estensione dell Avf e delle altre questioni decidendo di «richiedere ad Anas e Rfi, oltre che alla Regione Calabria, una ricognizione delle progettazioni esistenti e disponibili per avere certezza della fattibilità entro il 2026 degli interventi invocati». Su dette criticità, l’organo di rappresentanza dei Comuni intende «sensibilizzare tutti i deputati e senatori calabresi, senza distinguo di appartenenza, e fare fronte comune anche tramite Anci nazionale per chiedere a Governo e Parlamento opportune modifiche del Pnrr».
Infine, è stata data attenzione alla misura Salute e sarà posta specifica richiesta sulle strutture ospedaliere e sanitarie che, peraltro, insieme alla riorganizzazione territoriale e con la telemedicina, potrebbero anche divenire oggetto di maggiori investimenti con l’auspicata utilizzazione del Mes».