R. e P.

Grande emozione, giorno 31 Ottobre, al Salone degli Specchi del Palazzo dei Leoni a Messina, per l’evento finale del “Premio Mare Internazionale Mare Nostrum Mediterraneo – XV Edizione 2025”, indetto dall’Accademia Euromediterranea delle Arti di Messina, nella persona della Presidente, dott. Maria Teresa Prestigiacomo e del Vice Presidente, dott. Gennaro Galdi. L’Accademia non è nuova a questi iter concorsuali su tematiche culturali, inerenti alle nostre tradizioni, che alimentano le nostre radici spirituali e storiche. La spettacolare location ha fatto da cornice alla consegna dei premi nelle diverse sezioni: poesia in lingua italiana, poesia dialettale, racconti brevi, articoli giornalistici, pittura e fotografia. La Presidente Prestigiacomo, insieme ai componenti della Giuria, ha condotto la serata con cura e professionalità, aprendo l’evento con un’impeccabile sfilata di moda. Tra le varie consegne la menzione speciale alla poetessa locrese Luisa Totino, per il componimento “Mediterraneo”, i cui versi celebrano le antiche gesta di un mare che ha plasmato epiche leggende e che non deve essere considerato, oggi, solo un luogo di vite rubate o tomba di sogni e speranze, ma una sorgente di vita, di pace e di unità. Ciò è insito in tutti coloro che sono nati sulle sue sponde e che un giorno vi ritorneranno, come rendimento di grazie, per una vita vissuta all’insegna degli eccelsi valori di civiltà, libertà, bellezza e cultura, che il Mediterraneo custodisce da sempre, come scrigno prezioso, che non teme le intemperie degli uomini. Così le parole della motivazione al premio: “I versi condensano il significato del Mare Nostrum, tra storia e leggenda, e civiltà marinare. Il Poeta sembra quasi che innalzi una preghiera, affinchè quel suo mare custodisca l’eterna bellezza del tempo e del Mito”. La poetessa Totino, dopo i dovuti ringraziamenti, ha voluto sottolineare come sia più che mai importante, oggi, trasmettere, soprattutto alle nuove generazioni, il piacere di riscoprire le proprie radici, che affondano proprio nel Mediterraneo, humus di tutto quello che ha permesso, poi, la nostra vita presente e dove, riconoscendo noi stessi, possiamo proiettarci, consapevolmente, nel futuro. Non si scrive, ha aggiunto, solo per compiacere il nostro talento, ma per lasciare un messaggio ben preciso: difendere il desiderio e la passione, per non disumanizzarsi e darla vinta al dilagante appiattimento emotivo, che la tecnologia, in questo tempo, ci vuole imporre. “Che cosa è il Mediterraneo? E’ mille cose al tempo stesso. Non un paesaggio, ma innumerevoli paesaggi. Non un mare, ma una successione di mari. Non una civiltà, ma una moltitudine di civiltà ammassate l’una all’altra. Il Mediterraneo è un crocevia antico. Da millenni tutto è confluito verso questo mare, scompigliando e arricchendo la sua storia” (Fernand Braudel)

Di seguito la poesia premiata

Mediterraneo

Mediterraneo,

così amico,

così estraneo,

culla di grandi civiltà

e leggendarie gesta,

nelle tue profondità

qualcosa da scoprire

sempre resta.

Il marinaio e il guerriero,

il profugo e lo straniero

ti hanno attraversato

con sfida e coraggio,

sperando nella risalita,

per guarire le ferite

e riprendere le vite rapite.

Mediterraneo,

museo senza tempo,

dove giacciono ricordi eterni,

che hanno segnato la storia,

sia nella gloria

che nella furia.

Mezzo di scambio,

ponte di conoscenza

e di scoperta,

hai sospinto, con le tue onde,

coloro

che grandi resero

le amate sponde.

Mediterraneo,

mare antico

e sempre nuovo,

non perdere mai la tua anima ancestrale

per un altro conflitto,

per un altro relitto,

continua a custodire,

nella tua immensità

quella goccia di eterna beltà,

che ha plasmato e plasma

quelli che a te son legati,

che da te son nati

e a te, un giorno,

torneranno,

come figli appassionati,

adagiando la propria anima

tra i tuoi flutti

arcani, indomiti

e diletti.