“Il calabrese – scrive Alvaro – è come l’angelo decaduto e che si ricorda di essere stato angelo” . Domina il rimpianto . L’ho superato, ma l’ho sentito . Per essere stato sospeso da sindaco, sostanzialmente per una vicenda giudiziaria dalla quale sono stato pienamente assolto . Per essere stato consigliere regionale del centrodestra, per uno scorcio di legislatura, con la difficoltà a dare un contributo per via di un leaderismo che non ci ha portato da nessuna parte  . Per essere stato sotto il “fuoco amico” nella mia attività d’impresa ( che ha un profilo d’eccellenza )nell’ambito sanitario . Oggi non si può più dire che siamo andati nelle mani della destra come  atto d’accusa alla magistratura , vi avevamo visto una sede per i moderati, per arginare i prodotti dell’antipolitica . Nella legislatura passata si palesava uno sforzo tutto indirizzato a raccogliere un consenso particolaristico, perciò prevedevamo facile la sconfitta, acutizzata dalla vicenda giudiziaria di Scopelliti . Dovevamo tenerci in un gioco competitivo , riscrivendo le regole del gioco . L’ “irruzione esterna”, come dire, quella che mi ha fatto interrompere la guida del municipio, a Casignana, che potrei riavere e alla quale rinuncio, è una ferita che non si cicatrizza,  che non mi impedisce, tuttavia, di ragionare sul sistema politico che desideriamo che venga portato a normalizzazione . Recuperando tutte le grandi e belle novità : le borse-lavoro per tutti i disoccupati, i bonus per i libri, l’esenzione delle tasse per gli studenti universitari e per i trasporti, tariffe “ simboliche “ per i rifiuti ( 10 centesimi al metro quadro contro la media degli altri comuni di 2 euro ),l’assistenza per gli anziani, tutti benefit ottenuti da un’efficace politica dell’ambiente, la raccolta differenziata porta a porta con la percentuale più alta della provincia ( risultato non sufficientemente valorizzato dalla stampa ), la depurazione in regola, i servizi efficienti ( la rete di distribuzione idrica, ad esempio,in politelene ), le opere pubbliche in quantità ( e di qualità ), l’Albergo Diffuso nel Centro Storico con la disponibilità di quaranta posti letto e la ospitalità anche per compagnie teatrali impegnate nella produzione delle commedie ( Pietro Bontempo ha fatto le regia dell’Eunuco di Terenzio), rappresentate in quello che è il fiore all’occhiello di questi anni, il Parco archeologico di Palazzi, con la sua Villa Romana che sta ormai nei programmi nazionali delle televisioni e nei tour dei visitatori che vengono da tutte le città d’Italia . La gestione commissariale sta disperdendo molto di tutto questo, l’ultimo finanziamento di due milioni e mezzo di euro, dopo i ritardi che ha registrato, lo salviamo con lo spostamento, sempre come beni culturali, in un’altra “guida” regionale, che permetterà di rendicontare le opere a dicembre del 2016 anzicchè al novembre di quest’anno ( ormai troppo vicino ) . Il ragionamento sulle gestioni straordinarie dei comuni ci porterebbe troppo lontano e noi , invece, abbiamo l’esigenza di stare vicino alla soluzione dei problemi, quando essi si chiamano sviluppo, lavoro, efficienza, legalità ( non apparente ), quando essi chiamano a rispondere uno Stato che non “legge” bene la realtà e che si “applica” peggio . In Bilancio ( le finanze lasciate perfettamente “in salute “) c’erano le coperture ( non è stato realizzato alcunché ) per lo smaltimento dell’eternit dei manti di copertura delle abitazioni, per varare la politica dell’accoglienza, considerati i flussi di immigrati che stanno acquistando un carattere di grossa emergenza, per la realizzazione del Parco Energetico per la produzione di energia pulita con l’impianto di pannelli fotovoltaici sul sito della discarica ( per la quale non si giustificano ampliamenti,ma che ha servito bene il territorio ) ed, eventualmente, di energia eolica e del biogas . La Cultura l’abbiamo sempre messa in cima alla visione politica : era stata organizzata  la Lega dei Comuni per la valorizzazione e la tutela della cultura, brillava la presenza dentro il Magna Graecia Festival, è stata data la prima sponda al Quotidiano che ha promosso e ottenuto per Saverio Strati il riconoscimento della Legge Bacchelli . Succede ( e si spiega ) che l’esperienza di sindaco di un piccolo municipio venga desiderata  più di quella di Palazzo Campanella,  si è rispecchiata  nettamente la gratitudine per l’enorme spirito di servizio che hai messo a disposizione della comunità ed è nato il riconoscimento della Presidenza dell’Assemblea dei sindaci della Locride. Il degrado, invece, che abbiamo potuto vedere in tante lotte politiche può appunto declinare al rimpianto . Ma non serve per evitare il naufragio . Dobbiamo continuare a dare contributi pur senza avere ruoli diretti . Non riesce difficile al medico che abita i luoghi della sofferenza e all’amministratore che ha la coscienza a posto . Parliamo di un tema “caldo “, della Sanità ? Voglio dire, lo faccio come cittadino, che il servizio sanitario non può essere visto se non prevalentemente come servizio  pubblico,  attraverso gestori pubblici e privati, con regole che valgono per tutti, e siccome l’obiettivo è la qualità e la sicurezza dei cittadini, con la possibilità di accedere con fiducia ad ogni tipo di prestazione e cura ,ciò che dobbiamo volere è il miglioramento del servizio, che influenza, di conseguenza, la riduzione della mobilità passiva . Sono concetti semplici, questi, se non si vogliono approcciare e stravolgere con il  pregiudizio .  Il nuovo governo regionale ha già pagato in partenza dazi pesanti . E’ comunque il governo scelto della maggioranza dei calabresi . Davanti alla politica ci sono  i temi della fragilità della rete degli enti locali, del contrasto tra bisogni e imprenditori democratici che debbono difendere con i denti le loro attività e il lavoro che garantiscono, della grandezza della politica che non si trova  . Ma l’ottimismo della volontà ( e la forza delle idee, dicevamo noi socialisti negli anni importanti, slogan che non abbiamo accantonato negli anni del centrodestra ) ci dice che la storia non guarda solo all’indietro, vuole vedere cosa saremo capaci di fare da qui in avanti . Superando il rimpianto .  Ricordando cosa ci diceva Pasquino Crupi, “ alcune volte mi sono sentito battuto, sconfitto no “

Pietro Crinò

Crinò