R. e P.
Il 12 maggio dalle ore 11-00 alle 13-00 si terrà presso l’aula magna del Liceo Mazzini a Locri il secondo appuntamento del progetto “EMOZIONARSI CON IL PATRIMONIO CULTURALE. PALAZZO NIEDDU, UN PALPITO DEL CUORE” promosso dal Liceo Mazzini di Locri.
Il talk “DAL PALPITO INDIVIDUALE AL BATTITO COLLETTIVO. MASSIMO SIRELLI E SOFIA USLENGHI SI RACCONTANO” si pone come il proseguo del progetto “RACCONTIAMO IL NOSTRO TERRITORIO. VALORIZZANDO L’INCLUSIONE”, promosso dalla Fondazione Antonino Scopelliti che opera nelle scuole attraverso l’ideazione, la realizzazione e la promozione di progetti formativi che possano fornire alle nuove generazioni gli strumenti per una sensibilizzazione civica fondata sui valori della legalità e del senso di appartenenza sociale. L’adesione al progetto è stata intensamente voluta dal dirigente scolastico prof. Francesco Sacco e dai suoi collaboratori, la prof.ssa Girolama Polifroni e dalla prof.ssa Simona Romeo.
La storica dell’arte Stefania Fiato, docente del Liceo Mazzini, con esperienza nell’ambito della curatela e nell’ideazione di progetti espositivi in aree archeologiche della Calabria, ha concepito questo TALK in modo diretto e intuitivo, avvantaggiandosi della preziosa presenza di due artisti: Massimo Sirelli e Sofia Uslenghi, che saranno i protagonisti di una conversazione che, partendo dal vissuto individuale, guiderà gli alunni al riconoscimento collettivo di quello che è l’arte e la tutela del patrimonio culturale. Partendo dall’assunto che il riconoscimento della bellezza e la sua comunicazione, sono il mezzo più potente ed immediato per accedere ai contenuti e agli elementi della cultura, il racconto biografico degli artisti metterà in luce gli elementi essenziali dell’educazione al patrimonio, che travalicano la formazione del singolo, e si pongono come cruciali per la costruzione del concetto di comunità. Conoscendo infatti la realtà di appartenenza, si arriva al riconoscimento della propria storia, delle proprie radici, della propria identità.
Artisti entrambi giovanissimi, con ricerche anche molto diverse tra di loro, ma che rielaborano la loro personale esperienza creativa, partendo dalle radici e dalla loro risposta a questo territorio. Massimo Sirelli, classe 1981, fin da adolescente si innamora della street art. Diplomatosi nel 2003 allo IED di Torino nel dipartimento di Digital e Virtual Design, per alcuni anni collabora come freelance con diverse agenzie di comunicazione, lavorando su noti marchi nazionali ed internazionali. Nel 2006 apre lo studio creativo Dimomedia e i suoi lavori iniziano ad essere pubblicati su alcuni dei più importanti libri di grafica e web design al mondo (Taschen, Gestalten, PepinPress). Dal 2008 è docente di Tecniche di presentazione e Portfolio presso lo IED di Torino e di Como. Nel 2013 la sua ricerca artistica nel mondo dell’upcycling incontra la sua passione per i robot e la creatività: nasce così AdottaunRobot.com, la prima Casa Adozioni di Robot da compagnia al mondo. Oggi è uno degli artisti urbani e pop più importanti nel panorama internazionale, con opere come la famosa istallazione “Family Robots 2019” che è stata scelta, unica creazione italiana, come installazione permanente a Jumeirah Road di Dubai. Sirelli raffina il suo linguaggio, un dadaismo pieno di sentimenti investe le sue opere. Lungi da non avere un senso, carica oggetti di riuso, teatralizzandoli, alla maniera di Jim Dine, di un sentimento collettivo che ti coinvolge e ti ammalia.
Sofia Uslenghi nasce nel 1985 a Reggio Calabria, metà famiglia di Gerace e metà di Messina. Infanzia sullo Stretto, adolescenza a Brescia, università Parma, vive a Milano. Inizia a fotografare a vent’anni scoprendo poi che la fotografia è il suo mezzo per indagare e sistemare la sua storia personale. Si concentra sull’autoritratto, lavorando sulle sovrapposizioni e gli strati di fotografie che tengono uniti pezzi della sua storia e di quella della sua famiglia, dei suoi luoghi di origine e delle persone che ne hanno fatto parte. Usa le mappe, pezzi di fotografie satellitari, screenshot di Google Street View, tutti gli strumenti che servono per tornare virtualmente dove è nata e dove sente di aver lasciato un pezzo. Continua a spargerne in giro ogni volta che decide di cambiare casa e città. Si muove iperattiva e la fotografia tiene insieme tutti i pezzi. Nel 2020 viene presentata una mostra personale alla Galleria Valeria Bella. Partecipa alle edizioni 2021 e 2022 di Paris Photo. Nel 2022 partecipa alla mostra collettiva Fotografe! a Villa Bardini (Firenze) curata da Emanuela Sesti e Walter Guadagnini promossa dalla Fondazione Alinari per la Fotografia e dalla Fondazione CR Firenze.Nel 2023 Sky Arte presenta un documentario dedicato al suo lavoro, per la regia di Francesco Raganato.
Attraverso l’analisi del processo creativo, gli artisti racconteranno agli alunni delle classi coinvolte nel progetto (IVBES, IVAES, IIICES, IV BSU) il loro personale rapporto con il territorio, ponendosi come costruttori di nuovo patrimonio culturale. Un patrimonio che nasce per le nuove generazione, che a loro si rivolge e di cui loro saranno i custodi. Il dibattito sarà animato da incursioni nella storia dell’arte, grazie all’ideatrice del progetto la prof.ssa Stefania Fiato e si avvantaggerà di una chiave filosofica ed esistenziale, avvalendosi del prezioso contributo del professore di filosofia e storia Gianfranco Ozzimo.