Il piccolo Mariano, adolescente di 12 anni, di Vena di Maida, affetto da una malattia rara senza diagnosi precisa, potrà curarsi a casa grazie a una rete tra Asp di Catanzaro, Aou “R. Dulbecco”, la Pediatria dell’Università di Verona e la famiglia. Ieri l’Azienda sanitaria del capoluogo ha redatto il Piano Assistenziale Individuale dopo una riunione con 14 specialisti tra pediatri, endocrinologi, esperti di rare, fisioterapisti e psicologi.

La storia de “Il Capitano”

È stata ricostruita la sua storia clinica – soprannome “Il Capitano” – rileggendo diagnosi e terapie passate nei grandi centri del Nord: Roma, Firenze, Bologna, Genova, Torino.

Sono ora previsti un approfondimento diagnostico con nuovo test Dna in Francia prima di Natale; l’avvio della terapia con un farmaco anti-obesità (off-label per adolescenti); la fisioterapia domiciliare per recuperare tono muscolare.

Gli specialisti di Lamezia Terme  – che lo seguono dalla nascita e la “Dulbecco” valuteranno condizioni cliniche e metaboliche.

Una squadra al suo fianco

L’assessore regionale Pasqualina Straface, ringrazia il generale Antonio Battistini (dg dell’Asp di Catanzaro), che segue la vicenda con “umanità e professionalità”, la famiglia e tutti gli attori.

“Casa come luogo di cura è missione del Pnrr: per Mariano è realtà, con una squadra al suo fianco”. Un modello di sanità territoriale che vince le distanze, ha evidenziato l’assessore.

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