di Pino Carella

Settant’anni di fede, di memoria, di orgoglio.

Una ricorrenza che non è soltanto una data, ma un ponte tra due mondi, tra Caulonia e Adelaide, tra le radici e il futuro.

Qui, nel cuore del Sud Australia, la comunità Cauloniese celebra ancora una volta Sant’Ilario, Patrono amato, guida e simbolo di un popolo che ha portato con sé la luce della propria terra anche oltre l’oceano. È una festa che nasce dal bisogno profondo di restare uniti, di ritrovare nella fede la casa che il mare ha separato ma mai diviso.

Il 26 ottobre, come a Caulonia, le campane suoneranno anche qui, suoneranno per ricordare, per ringraziare, per dire che la distanza non cancella l’appartenenza. I volti, le voci, i profumi di una volta tornano a vivere in questa celebrazione che racchiude settant’anni di storia, sacrifici e amore per le proprie origini.

Quest’anno, la festa si è arricchita di un momento speciale, la visita del Sindaco di Caulonia, Francesco Cagliuso, accolto con un calore che ha toccato il cuore di tutti. Commosso dall’affetto e dall’ospitalità ricevuta, il Sindaco ha promesso, al suo rientro, di convocare un consiglio comunale straordinario per raccontare l’esperienza vissuta qui, per testimoniare come lo spirito Cauloniese continui a vivere forte e autentico anche dall’altra parte del mondo.

E così, in questo anniversario, non si celebra solo una festa, ma una storia d’amore lunga settant’anni, quella tra un popolo e la sua fede, tra Caulonia e i suoi figli lontani, tra la memoria e il futuro che continua a battere, con la stessa voce, nel nome di Sant’Ilarione Abate.