È deceduto ieri in Toscana il dottor Roberto Pennisi, magistrato per molti anni in servizio a Reggio Calabria. Siciliano d’origine, il dottor Pennisi fu tra i componenti della storica Direzione Distrettuale Antimafia costituita nel 1991.

Oggi lo ricordano con profonda commozione e dolore i colleghi di allora — Boemi, Mollace, Verzera e Cisterna — con i quali condivise una stagione irripetibile della giustizia antimafia italiana.

Il dottor Pennisi fu per lungo tempo simbolo dell’Antimafia reggina, protagonista delle più importanti inchieste contro la ’ndrangheta. Fu quella prima DDA a individuare la suddivisione in mandamenti delle locali di ’ndrangheta e la costituzione di un direttorio sul modello di “Cosa Nostra”.

Pennisi firmò la storica inchiesta “Olimpia”, che ricostruì le guerre di mafia reggine, i collegamenti tra la ’ndrangheta e le altre organizzazioni mafiose, nonché i rapporti con il mondo dell’imprenditoria e della politica. L’inchiesta portò a oltre 500 indagati, più di 300 arresti e oltre 100 ergastoli.

I colleghi lo ricordano per la sua signorilità, il rigore morale e il profondo senso di umanità, qualità che segnarono una stagione giudiziaria storica e irripetibile.

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