Si aggrava il bilancio dell’emergenza Coronavirus in Italia: stando a quanto appreso da ‘Ansa’ da fonti sanitarie, c’è una seconda vittima italiana. Si tratta di una donna residente in Lombardia che potrebbe essere collegata ai casi di Codogno. Il ‘Corriere della Sera’ fornisce ulteriori dettagli: la donna, che aveva 75 anni, è morta nel suo domicilio a Codogno. Era passata nel pronto soccorso di Codogno nei giorni in cui è passato il 38enne cosiddetto “paziente 1”. Il test del Coronavirus è stato effettuato post mortem.

Il primo morto italiano per Coronavirus, nella tarda serata di venerdì, era stato Adriano Trevisan, 78enne di Vo’ Euganeo. Ex titolare di una piccola impresa edile, aveva tre figli, una delle quali, Vanessa, era stato sindaco di Vo’. Si è spento nella serata di venerdì.

Stando a quanto appreso da ‘Ansa’ da fonti qualificate, all’interno dell’ospedale di Schiavonia (Padova), dove è deceduto Trevisan, ci sarebbero alcuni test positivi tra i tamponi già effettuati.

La certezza della positività, in un campione non piccolo di pazienti, si potrà avere solo in giornata dalle fonti sanitarie della Regione. Nell’ospedale è previsto siano sottoposti ai test circa 600 persone. I primi 200 sarebbero risultati negativi.

Il ministro della Salute Roberto Speranza ha annunciato che, anche per le zone del Veneto dove sono state riscontrate le prime due positività al Coronavirus (uno di questi è Adriano Trevisan) scatteranno delle misure restrittive come quelle previste per il lodigiano nella giornata di venerdì.

In mattinata il sindaco di Vo’ Euganeo ha emesso un’ordinanza per la sospensione di tutte le attività pubbliche e religiose, la chiusura degli esercizi commerciali (esclusi quelli alimentari e le farmacie), la chiusura delle scuole, il divieto di spostamento anche per chi lavora al di fuori del comune, l’interruzione di fermata dei mezzi pubblici.

Coronavirus, sale il numero dei contagiati: la situazione in Italia

Si aggrava, intanto, il bilancio dei casi positivi di Coronavirus in Italia: il numero dei pazienti risultati positivi ai test e residenti tra la Lombardia e il Veneto è salito a 34. Secondo quanto riporta ‘Ansa’, 27 di questi risiedono in Lombardia, mentre 7 sono i casi accertati in Veneto, a cui va l’aggiunto l’anziano di Vo’ Euganeo morto nella serata di venerdì.

A confermare nuovi 7 casi di positività al Coronavirus in Veneto era stato, all’Ansa, il presidente della Regione Veneto Luca Zaia. Si tratta di un uomo di 67 anni, di Dolo, ricoverato ora in rianimazione a Padova, mentre tutti gli altri sono di Vo’ Euganeo, tra cui due familiari del deceduto.

Secondo quanto appreso da ‘Ansa’ da fonti sanitarie, inoltre, è risultato positivo al virus anche un paziente ricoverato da qualche giorno all’ospedale di Cremona.

Su ‘Facebook’, il Comune di Cremona ha annunciato la chiusura “in via cautelativa e preventiva” delle scuole di ogni ordine e grado nella giornata di oggi, sabato 22 febbraio.

Poi l’appello: “L’attenzione è e resterà molto alta anche nei prossimi giorni. Chiediamo a tutti di evitare allarmismi e di attenersi alle indicazioni”.

Coronavirus, il bollettino medico dello Spallanzani

L’assessore alla Salute della Regione Lazio, Alessio D’Amato, ha detto in conferenza stampa allo Spallanzani: “L’uomo cinese, ricoverato assieme alla moglie si è negativizzato ed è in buone condizioni”.

Per quanto riguarda l’italiano, “sarà dimesso in giornata”. Il giovane era risultato persistentemente negativo al test per il coronavirus.

Coronavirus in Italia: Conte preannuncia nuove misure

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, al termine della riunione straordinaria alla Protezione Civile tenutasi nella serata di venerdì. ha detto in alcune dichiarazioni riportate da ‘Ansa’: “Abbiamo preso tutte le misure e siamo disponibili a valutarne ulteriori, se necessarie- Rassicuriamo tutta la popolazione. Al momento abbiamo messo in quarantena tutte le persone che sono venute in contatto con i casi certificati positivi”.

Coronavirus, a Roma i 19 italiani della Diamond Princess

Alle 6,37 del mattino è atterrato all’aeroporto di Pratica di Mare (Roma) l’aereo dell’Aeronautica militare con a bordo i diciannove italiani della Diamond Princess, la nave posta in quarantena in Giappone per allarme Coronavirus.

Al termine delle visite di rito, i connazionali saranno trasferiti presso il Centro Sportivo dell’Esercito alla Cecchignola.

Coronavirus, parla il presunto “paziente zero” in Lombardia

Il manager rientrato dalla Cina lo scorso 21 gennaio e indicato come possibile causa del contagio del 38enne ricoverato a Codogno in gravi condizioni, ha rilasciato alcune dichiarazioni a ‘Milano Today’: “Dicono che sono il paziente zero, ma non mi trovano niente. Non è detto che, perché sono stato in Cina, devo aver preso io il Coronavirus”.

Poi ha raccontato: “Con M. abbiamo fatto due cene e abbiamo preso una birretta ma sono sempre stato bene, solo un accenno di raffreddore che non è sfociato in influenza. Fino a ieri sera alle 11 mangiavo e bevevo, non sapevo niente di questo virus”.

Il test a cui è stato sottoposto è risultato negativo. Questa la sua reazione: “Come me lo spiego? Non mi spiego niente. Parlo con i medici per telefono, ma ho più notizie dalla televisione”.

Sul suo stato d’animo, il presunto “paziente zero” ha detto: “C’è un mio amico che rischia di morire” E poi: “Voglio sapere il responso del tampone sui miei genitori”. L’esame del Coronavirus è stato fatto anche dalle due sorelle e dal nipote.

Il 38enne ricoverato all’ospedale di Codogno, come riporta ‘Ansa’, è in condizioni stabili. Per il trasferimento all’ospedale Sacco di Milano si attende il miglioramento del quadro clinico.

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