Il pane è importante nella tradizione calabrese e ancora oggi non manca sulla tavola a pranzo o a cena. Durante la preparazione del pane calabrese fatto in casa, le donne una volta recitavano una preghiera propiziatoria, ripetendo un mantra come se fosse una benedizione:
Crisci crisci pasta,
comu nostru Signuri nta la fascia.
Quantu pani pozzu fari?
Quantu alla famigghja mia pozzu saziari,
e alli povareij ndaju a dari
ppi quanta rina c’è allu mari.
Traduzione:
Cresci pasta
Come è cresciuto il nostro Signore nella sua fascia
Quanto pane posso fare?
Quanto dovrei farne per saziare la mia famiglia
e anche ai poveri devo darne
per quanta sabbia c’è sul mare.
A fine lavorazione d’impasto le donne segnavano una croce sui pani impastati e li baciavano con la mano. Dopo aver finito di formare i pani e metterli a lievitare, le donne concludevano il rito di benedizione con il segno della croce.
pagina fb GIOIOSA JONICA (RC)
Foto Associazione Asfalantea di Zungri (V.V.)