Il 2 giugno è la Festa della Repubblica

Si festeggia il referendum con cui il 2 e 3 giugno del 1946 gli italiani e le italiane scelsero democraticamente se mantenere la monarchia che governava il paese fin dalla sua unificazione o abolirla e instaurare una repubblica. Vinse la repubblica, che ottenne 12.718.641 voti, contro i 10.718.502 della monarchia, in un voto che per la prima volta vide la partecipazione a livello nazionale delle donne (che in molti casi avevano già votato alle amministrative di alcuni mesi prima).

Il voto si tenne alla fine di uno dei periodi più difficili della storia contemporanea italiana: dopo la compressione delle libertà del ventennio fascista e fra le macerie lasciate dalla Seconda guerra mondiale, dai bombardamenti degli Alleati e dalle demolizioni e rappresaglie di nazisti e fascisti. La povertà era diffusa ovunque e il clima era teso, dopo le divisioni lasciate dal regime, dalla guerra e dalla lotta per la liberazione: molti si aspettavano una guerra civile, e questo influenzò il voto e quello che accadde dopo.

Il 18 giugno 1946 la Corte di cassazione sancì la nascita della Repubblica italiana. La prima celebrazione della Festa della Repubblica Italiana avvenne il 2 giugno 1947, mentre nel 1948 si svolse la prima parata militare in via dei Fori Imperiali a Roma; il 2 giugno fu dichiarato per la prima volta festa nazionale nel 1949.

Il cerimoniale ufficiale

La Festa della Repubblica prevede che il presidente della Repubblica deponga una corona d’alloro in omaggio al Milite Ignoto, all’Altare della Patria che si trova a Roma in piazza Venezia. Lungo i Fori Imperiali a Roma si svolge, poi, la sfilata delle forze armate. Oltre all’Esercito Italiano, alla Marina Militare, all’Aeronautica Militare e ai Carabinieri, alla parata partecipano anche la Guardia di Finanza, la Polizia, i Vigili del Fuoco, la Guardia Forestale, la Croce Rossa Italiana e alcuni corpi della polizia municipale di Roma e della protezione civile.

Mattarella: “La nostra Costituzione è ambiziosa, dialogo e pace vocazione della Repubblica”

“La nostra Costituzione è ‘ambiziosa’ nell’identificare nella pace e nella collaborazione la vocazione della Repubblica nei rapporti internazionali. Una scelta che il percorso di integrazione europea ha rafforzato e consolidato”.

Lo ha ricordato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella parlando alla cerimonia per la festa della Repubblica, al Quirinale.

“Il rifiuto della categoria del ‘nemico’, la vocazione al dialogo, il ripudio della guerra quale strumento di offesa alla libertà degli altri popoli, la promozione di organizzazioni internazionali rivolte a pace e giustizia, hanno contrassegnato e contrassegnano le scelte della Repubblica Italiana in questi 79 anni di vita”.

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