Un ‘altra Pasqua blindata , con un Italia bloccata a casa, con la penisola sotto un “regime restrittivo” rosso che impone , tante privazioni, tanti sacrifici, a tanta gente che nel periodo dell’incertezza e del rischio sanitario, che questo maledetto e “mirato” COVID 19 ,ci ha donato nella sorpresa del secondo consecutivo uovo pasquale.
Nel giorno della Santa Pasqua , nella puntuale mattinata quando eravamo nella normalità, nella libertà , si andava a vedere la classica ed emozionante Cunfrunta, che ripopolava e univa tanti fedeli nel borgo in questo evento di culto , come nella classica Pasquetta , il Lunedi dell’Angelo, che nella nostra classica espressione e ricorrente domanda si diceva “ duva a fai a Galilea”, ci si organizzava con i familiari e con gli amici veri a recarsi nelle campagne , popolando le bellissime colline decorate e coltivate da immensi uliveti a compiere quel piacevolissimo pranzo fuori casa, apprezzando la bellezza della natura, gli immensi profumi primaverili che la zagara , i pescheti e i mandorleti ci regalavano e ci rendevano consapevoli di quello che ci circonda. Inutile ripeterci, non sono o non saranno le restrizioni a contrastare il virus ed il primo lockdown lo ha attestato nei numeri, ma bensì l’operatività, l’organizzazione nel vaccinare la popolazione, con i fatti, non con le parate e le primule dimostrative che sarebbero dovute servire a gonfiare le tasche di qualche ditta produttrice. Siamo arrivati oramai alla Santissima Pasqua , nel giorno in cui vi è la Resurrezione di Gesù, che vola in cielo a sedersi alla destra di Dio Padre, già vola in cielo, risorge , come il nostro sole che al mattino da est sorge per illuminarci la nostra giornata e alimentare la nostra vita, un parallelismo che oggi più che mai dobbiamo tenere vivo, quello di risorgere civicamente, economicamente e culturalmente, tutti insieme dobbiamo aprire il “Civico Sepolcro” e volare verso la nostra Pasqua civica , umana della rinascita , visto che oggi la situazione nella nostra penisola è peggiorata fortemente a causa di questo peccato dell’uomo, prodotto in laboratorio che presumibilmente è volato via , senza che nessuno lo vedesse o lo aiutasse. Quindi non resta che trascorrere nella massima serenità e pace questa Santa Pasqua , consci e certi che chi dovrà attivarsi per toglierci da questa guerra , da questa dittatura che ci impone privazioni, che limita le attività didattiche e ludiche dei nostri bimbi , possa finalmente trovare la strada maestra , affinchè questa pandemia possa essere battuta e che la prossima Pasqua ci possa regalare la classica Cuzzupa con l’uovo , contenente libertà e normalità che solo quando ci mancano le apprezziamo e ci rendono consci della loro ricchezza.
Gianpiero Taverniti
https://youtu.be/scfGwVzqQPU