#inpiedipersiderno
PREMESSE
La nostra comunità versa in uno stato comatoso. Il degrado ha ormai investito tutte le dimensioni del vivere comune. Solo una miopia fuori dal tempo può continuare a ignorare questioni irrisolte e problemi annosi. Siamo spettatori passivi di un declino che sembra inevitabile, su diversi fronti.
Da un lato, la nostra quotidianità è inquinata da evidenti problemi di decoro:
lo stato di abbandono di molti angoli del la città in cui si accatastano i rifiuti impunemente e l’arredo urbano fatiscente sono solo i più evidenti.
Dall’altro, l’assenza di un dibattito informato, arioso, aperto, capace di coinvolgere la cittadinanza nell’individuazione di problemi non più rinviabili e nella ricerca di possibili soluzioni. L’erosione dei valori e del metodo, che dovrebbero animare tutte le comunità democratiche, è stata aggravata dai ripetuti commissariamenti, dalla frammentazione del panorama politico e dall’incapacità dei suoi attori principali di formare un fronte comune.
Questa riflessione ha suscitato in molti cittadini sentimenti di rammarico, impotenza e frustrazione.
Dobbiamo trasformare lo sdegno in indignazione.
Da qui è nata l’idea di creare un luogo di confronto e condivisione che non si rassegni a un tentativo di gestione dell’urgente, ma che ci consenta di immaginare un futuro a colori!
SVILUPPO E SCOPI
Rimanendo seduti sulle nostre ultime poche certezze un futuro non è possibile. È necessaria l’azione di un movimento. Si chiamerà #inpiedipersiderno
Sarà politico, per colmare il vuoto rappresentativo di una grande fetta di società e renderla finalmente partecipe di un progetto. Sarà apartitico, perché vogliamo portare avanti idee e non ideologie. Vogliamo partire dai valori fondamentali, molti dei quali sono stati messi in discussione da scelte che non sembrano contemplare l’interesse del cittadino. Non ci sembra perciò banale nè scontato tornare a parlare di impatto ambientale, di regolare versamento dei tributi, di rispetto degli spazi comuni, di rigetto del clientelismo, di denuncia delle irregolarita’, di cultura nel suo aspetto multiforme: del bello, della sanità, del turismo, della condivisione, cultura letteraria,musicale, cinematografica, sportiva, delle tradizioni.
Questi temi hanno impegnato tutte le recenti amministrazioni senza purtroppo grandi conquiste perchè l’azione politica è stata carente di una visione della Siderno futura.
Per queste ragioni, crediamo sia arrivato il momento di pretendere dalla classe dirigente sidernese, come cittadini ancor prima che elettori, un dibattito più maturo, in cui moralità e trasparenza siano elementi imprescindibili. Un dibattito che prenda pienamente coscienza dei processi storici in corso e di lunga durata.
Il calo demografico è una realtà sotto gli occhi di tutti e non solo degli istituti di statistica. Analizzarne le cause sarà dunque cruciale per la sopravvivenza di questa città. Altrimenti per chi e per quanti pianificare le politiche del domani?
E’ il momento di agganciarsi alle trasformazioni che ci circondano.
E’ il momento di trovare il coraggio di porsi delle domande ambiziose.
E’ il momento di cercare risposte inedite e di prospettiva.
La classe dirigente deve dimostrarsi capace di una visione di ampio respiro e di proporre un nuovo paradigma di sviluppo sociale ancor prima che economico.
CONCLUSIONI E INVITO
Ogni proposta dovrà mirare ad un unico obiettivo, quello di rendere la Siderno del 2030 più vivibile.
Vi chiediamo di essere attori di un’idea comune e vi chiediamo di farlo dall’inizio; anche un gruppo eterogeneo può superare eventuali discordanze. Noi vogliamo tornare a sognare a colori!
# inpiedipersiderno