Aristide Bava
Archiviate le elezioni regionali nella Locride si avverte, adesso, la necessità, soprattutto da parte degli operatori del mondo produttivo e del settore turistico, di affrontare in maniera sinergica con i nuovi organismi istituzionali le priorità del territorio. La richiesta, peraltro, è già stata fatta alla vigilia delle competizioni regionali da Maurizio Baggetta , presidente del Consorzio di operatori turistici Jonica Holdays e da Mario Diano presidente del Corsecom, che raggruppa molte associazioni della Locride i quali avevano anticipato che era stato preparato un vademecum contenente 13 punti prioritari da sottoporre ai nuovi amministratori regionali per stimolare la loro soluzione che potrebbe cambiare il volto del territorio e dare spinta alla sua economia. Tra l’altro il risultato elettore ha premiato tre esponenti di primo piano della politica locale ovvero Salvatore Cirillo di Caulonia, Giovanni Calabrese di Locri e Giacomo Crinò che pur risultando nato a Melito Portosalvo e uomo della Locri a tutti gli effetti perché la sua vita gravita nell’asse di territorio tra Casignana e Gioiosa Jonica dove ha la sua sede di residenza. Tutti e tre orbitano nel centrodestra e, in sinergia, potrebbero dare una buona spinta per la soluzione di molti problemi che esistono nella Locride. A ciò, questo non bisogna dimenticarlo, un altro personaggio che, adesso, ha un notevole peso politico è il sottosegretario Luigi Sbarra, già segretario nazionale della Cisl chiamato recentemente nel Governo da Giorgia Meloni con una delega specifica per il Sud. E che Sbarra, anche lui uomo della Locride, conosca bene i problemi del territorio è fuori dubbio. Il Corsecon ha fatto un buon lavoro coinvolgendo tecnici ed esperti di settore, con il contributo attivo di Sindaci, Dirigenti, gli stessi Tecnici delle amministrazioni locali, della Città Metropolitana e della stessa Regione.
Un lavoro raccolto in 13 schede analitiche, vere e proprie “fotografie” della Locride, che documentano in modo preciso la situazione progettuale e operativa del territorio. L’obiettivo è evitare ulteriori ritardi insostenibili o nuove opere incompiute che in passato hanno fin troppo spesso frenato e mortificato le potenzialità di un territorio dalle indiscusse potenzialità. Secondo il Corsecom per ottenere risultati positivi è necessario unire le forze, costruire una nuova stagione di collaborazione tra pubblico e privato, bandire i campanilismi e fare in modo che ognuno contribuisca a dare più spinta e più economia al territorio. I problemi reali della Locride sono stati principalmente individuati in settori chiave come sanità, viabilità, trasporti, ambiente, turismo e occupazione. E peraltro è stato evidenziato che sarebbe già molto importante completare le opere già programmate e/o i progetti finanziati perché la Locride potrà finalmente fare il tanto auspicato salto di qualità un vero salto di qualità. Basti pensare ai completamenti degli ospedali di Locri e Siderno e Gerace ; al Progetto Città del Mare, tra Siderno e Locri, che si configura come una risorsa strategica per il turismo; al ripristino della diga sul Lordo, al possibile arrivo dei nuovi Treni Blues ,al reale completamento della Galleria della Limina ma anche ad opere programmate ma ferme come gli interventi contro l’erosione costiera, l’attivazione delle previste ( da anni ) piste ciclabili o i prolungamenti dei lungomari lungo la fascia ionica. Tutti importanti tasselli di un mosaico ben definito per un rilancio vero del territorio. Dopo le parole e le promesse servono, però, fatti concreti. E questo pare sia il momento giusto per pretenderli perché il territorio non può continuare a rimanere dimenticato.
Nelle foto Luigi Sbarra, Giovanni Calabrese, Salvatore Cirillo, Giacomo Crinò