Ha avuto luogo sabato pomeriggio nella sala delle adunanze del palazzo municipale la discussione riguardante l’eventuale installazione di un “Biodigestore- aerobico /anaerobico” che si dovrebbe installare nel comune di Siderno, da parte della Regione Calabria.

Presenti tutti i partiti, le associazioni, il – Comitato Ecologico Pantanizzi – la CGIL-SPI- l’Osservatorio Ambientale diritto alla vita, l’Osservatorio cittadino sui rifiuti e il Corsecom.

Ha aperto i lavori il responsabile del Partito Comunista di Siderno, l’ambientalista Damocle Argirò, che per prima cosa, ha espresso la solidarietà di tutti i presenti ai 100 dipendenti dello Studio Radiologico, laddove si profilano licenziamenti per il mese di novembre; sono state raccolte anche le firme di solidarietà a loro sostegno.

È stata poi espressa solidarietà anche ai circa 120 operai di “Locride Ambiente” in cui essi, spesso sono in agitazione per i ritardati pagamenti che a volte arrivano anche fino a quattro mensilità. Argiro’ è passato poi a relazionare sui malumori contro la Regione che avrebbe ripreso il progetto bocciato da tempo da tutti i partiti e dalle associazioni sidernesi per installare un “Biodigestore Aerobico/anaerobico” nel territorio cittadino, per il quale il coniglio comunale  di Siderno aveva votato inserendo anche una legge nello statuto  al punto 5 che vietava altre industrie chimiche a Siderno.

Da notizie apparse in questi giorni, e diffuse da un settimanale locale a firma di valenti ambientalisti i quali seguono da sempre i problemi di Siderno, ovvero Arturo Rocca e Francesco Martino, la Regione Calabria ha impegnato una somma di 38 milioni e 800 mila euro.

Quindi, ha aperto il dibattito Mariarosaria Tino dell’Osservatorio Rifiuti”,  la quale assicurava un controllo giornaliero dell’impianto e del buon funzionamento del trattamento del TMB, Per quanto riguarda il “biodigestore” diceva di non essere preoccupata in quanto al momento non esiste una simile ipotesi.

Pietro Sgarlato di Forza Italia, invece, ribadiva alla Tino, che il “biodigestore” aper il quale tutti i partiti avevano manifestato la propria contrarietà, recandosi a Catanzaro, il rischio sarebbe ancora attuale, visto che «Da allora la Regione non ha mai rinunciato alla installazione su Siderno, lo dimostrano le somme stanziate, ci sono delibere della Regione che sono atti pubblici».

E intervenuto poi Carlo Fuda del PD, il quale ha ribadito che vi era una delibera del 12-01-2018 che parlava in generale della somma stanziata per una spesa complessiva di 235.000.000,00 euro nell’ambito di un piano Sic, dove parte di lavori si sono già realizzati, e vi sarebbero, a suo dire, delle inesattezze sfuggite nel “copia e incolla” da altri documenti.  Fuda prometteva  di impegnarsi affinché ciò non avvenisse a Siderno e che, come chiesto dai presenti,  si adopererà nei prossimi giorni a portare il piano di caratterizzazione mostrandolo in una successiva riunione.

Subito dopo interveniva Carmelo Tripodi, che nel lamentarsi per l’ assenza dei cittadini, ne stimolava il coinvolgimento, dato il persistere degli odori nauseabondi che proverrebbero  sia dal depuratore, che dall’impianto del TMB, che per la cattiva gestione dei rifiuti, ribadendo di non credere alla teoria del  “copia e incolla” espressa da Carlo Fuda: «Esistono – ga detto – dei fatti come le spese scritte, anche il luogo della installazione a Siderno», egli ha anche lodato all’ iniziativa del PC partito sempre presente e che tutela la salute dei cittadini.

Giuseppe Ieraci del comitato ecologico Pantanizzi si è lamentato dell’assenza dei cittadini abulici che evidenzierebbe la mancanza di spirito di lotta.

Mario Diano, dal canto suo,  lodando l’iniziativa del PC, ha condannato il lassismo unito a sfiducia dei cittadini, ma ha aggiunto che a Siderno ci sono idee e tecnici di alta preparazione che possano portare avanti le istanze della gente; egli, ha anche invitato i presenti al “Meeting della Cooperazione” del 27 di questo mese.

Paolo Fragomeni, presidente dei pensionati CGIL, nel lodare lo svolgimento del dibattito, ha proposto di formare una delegazione e recarsi dai commissari.

Alla fine Argiro’, soddisfatto dal confronto, ha promesso che il Partito Comunista lavorerà affinchè il Biodigestore non venga mai installato a Siderno e nemmeno nei paesi vicini, promettendo altre iniziative positive sulla tutela del patrimonio degli alberi monumentali sidernesi.

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