Termina oggi, con una salutare camminata non competitiva organizzata dal gruppo Asd Fitwalking Bovalino (affiliato al Fitwalking Calabria), la “Settimana dell’Inclusione”, evento fortemente voluto dall’Amministrazione Comunale per richiamare l’attenzione su tematiche di assoluta rilevanza sociale come quello, per esempio, dell’Autismo. La partenza è prevista da Piazza Camillo Costanzo alle ore 09.30.

E’ stata una settimana particolarmente ricca di appuntamenti molto partecipati, soprattutto quello del 2 aprile che celebrava la “Giornata mondiale della Consapevolezza dell’Autismo”, istituita nel 2007 dall’Assemblea dell’ONU con l’obiettivo di richiamare l’attenzione di tutti sui diritti delle persone nello spettro autistico. Sempre nella serata del 2 aprile tutti i Monumenti e gli edifici di carattere Istituzionale si sono tinti di blu, creando un colpo d’occhio sensazionale che ha fatto soffermare il pensiero di molti sul disagio che deve affrontare quotidianamente chi è affetto da tale problematica. La giornata del 3 aprile, ha registrato, invece, presso la scuola elementare del “Borgo”e quella di “Bosco Sant’Ippolito” la rappresentazione de “Il mondo di Titò”, tratto dal libro che parla ai bambini, li invita a riscoprire il valore essenziale dell’amicizia e del “fare” in compagnia, costruire e liberare la fantasia; Titò, che insieme al suo cane Django racconta e descrive anche i valori importanti dell’inclusione. Il 4 aprile altri due appuntamenti con “Il mondo di Titò”: il primo alle ore 08.30 svolto presso la Sala Consiliare del Comune con la presenza delle scuole del “Centro” e del “Pozzo” ed il secondo alle ore 17.30 nel Salone Padre Costante della parrocchia San Nicola di Bari dove si sono vissuti momenti di genuina convivialità e momenti di gioia e festa insieme ai bambini. Sabato 6 aprile, con inizio alle ore 09.00, l’appuntamento è stato presso il Parco commerciale “I gelsomini”, nella Sala ABC, dove si è svolto il convegno “L’Autismo nella società #investisudime” a cura dell’Associazione di Bianco “Per noi e dopo di noi”, un incontro molto partecipato che ha sviluppato nei contenuti le problematiche dei ragazzi affetti da autismo e le tante difficoltà che devono affrontare ogni giorno le loro famiglie per vedersi garantiti i diritti che tale condizione comporta e che lo Stato riconosce…diritti che molto spesso vengono disattesi! Oggi, come dicevamo, la giornata conclusiva che culminerà con la camminata in gruppo, perché “Camminare fa bene…ed insieme è più bello”. Nell’occasione saranno raccolti fondi per l’acquisto di una giostrina per bambini disabili.

A margine dell’evento l’Assessore alle “Politiche sociali e Pari Opportunità”, Filippo Musitano, ha detto: “I caratteri espressi dalla “Settimana dell’Inclusione” sono essenzialmente due: il primo interessa i valori che devono essere principalmente condivisi, in quanto si tratta di valori che incidono su una mentalità diffusa che necessità della giusta preparazione all’accoglienza della persona disabile, si tratta in pratica di principi comportamentali che tutti devono rispetare perchè essi si riflettono fortemente sotto l’aspetto sociale. Il secondo carattere è invece rappresentato dalla praticità e dal pragmatismo, infatti specialmente con la rappresentazione de “Il mondo di Titò” e con il convegno organizzato dall’Associazione “Per noi e dopo di noi” abbiamo visto e toccato con mano come si può fare inclusione attiva su un aspetto della vita davvero importante per una persona con disabilità, ed il riferimento è all’inclusione lavorativa, infatti il rischio serio è quello che ragazzi a 20/25 anni possano essere dichiarati inabili al lavoro e ciò, ovviamente, oltre a diminuire le aspettative di vita crea un maggiore senso di sconfitta sociale che determina un allontanamento del soggetto dalla comunità e viceversa. Poi abbiamo visto come in altri posti d’Italia sono stati sperimentati dei percorsi lavorativi ad hoc per persone con disabilità autistica e ciò è apparso di grande aiuto perché vanno bene le azioni di protesta, vanno bene i proclami e la filosofia spicciola ma la realtà è che bisogna essere effettivamente pragmatici per condurre delle azioni che possano determinare un vero soddisfacimento per la persona disabile che lo aiuterà, certamente, nell’inserimento sociale fino ad essere, ad un certo punto, anche autonomo. E’ stata un’esperienza più che positiva e che va assolutamente ripetuta, prchè tenere alta l’attenzione significa anche fare il bene di questi giovani e delle loro meravigliose famiglie”

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