In questa foto trovata su link calabrese, si vede un’anziana signora che butta del sale davanti al suo portone.
Questa immagine ci ha fatto venire in mente alcune credenze e gesti che abbiamo visto fare ad alcune maddamme gioiosane molti anni fa. Infatti era credenza popolare buttare del sale grosso davanti al proprio guscio di casa per allontanare la malasorte dalla propria famiglia.
Mentre buttavano il sale recitavano la seguente orazione dialettale popolare:
Nesci, occhiu smalidittu,
pemmu trasi Gesù binidittu
Pe’ lu nomi di Gesù,
nesci malocchiu e non tornari cchiù.
…Scjù Scjù !
Lo “scjù scjù” veniva detto “scotulando u faddali” (scuotendo il grembiule)

“Sfortuna, iella, superstizione e malocchio sono le credenze e le pratiche rituali che da millenni influenzano il pensiero, il modo di fare, di agire e di vivere di chi ci crede. Nord, Sud, paesi arretrati o culturalmente avanzati, tutti, hanno i propri rituali contro la malasorte. L’’azione di toccarsi o toccare un amuleto, è comune in quasi tutta la popolazione (non solo al sud) ed in moltissime situazioni”.
Vediamo chi di voi se li ricorda!
Qui di seguito elenchiamo alcune note superstizioni che venivano praticate un tempo:
1) Per scacciare ogni cattivo augurio, quando un corteo funebre passava davanti alla casa di un ammalato, costui veniva sollevato nel letto e messo a sedere.
2) Il vento improvviso ed impetuoso annunciava una morte violenta.
3) Il pigolio notturno della civetta era cattivo presagio; la sua permanenza in un luogo recava fortuna, mentre il suo sguardo fugace portava sfortuna.
4) L’olio che cadeva inavvertitamente portava male, mentre il vino che si rovesciava sulla tavola era segno di allegria.
5) Portava fortuna incontrare una persona di sesso maschile la mattina di capodanno.
6) Portava male posare il cappello sul letto.
7) Il ferro di cavallo era un segno di fortuna e trovarne uno: andava appeso in casa.
8) Portava male scendere dalla parte sinistra del letto, in quanto ritenuta la parte di Satana.
9) Se la gallina faceva il verso del gallo era cattivo presagio.
10) Era presagio di sventura aprire l’ombrello in casa.
11) Il pane posto a rovescio sulla tavola, portava carestia.
12) Portava fortuna camminare sotto la pioggia. Un vecchio proverbio dice: “Sposa bagnata, sposa fortunata”.
13) Portava sventura passare sotto una scala perché, formando un triangolo, è simbolo della Trinità e passarci sotto era una grave mancanza di rispetto.
14) Se con la scopa venivano toccati i piedi di una nubile, questa non si sarebbe sposata.
15) Rompere uno specchio o uccidere un gatto: preannunciavano sette anni di guai.
16) Se veniva regalata una spilla, un temperino o qualsiasi oggetto appuntito, veniva punto con essi il donatore, oppure donata in cambio una simbolica monetina. Altrimenti si sarebbe rischiato di troncare il rapporto di amicizia.

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