Venerdì scorso si è discusso in Consiglio Comunale dei bilanci consuntivi 2016 e 2017 dopo il richiamo della Prefettura di Reggio Calabria all’amministrazione Comunale per l’inosservanza degli obblighi all’approvazione nei termini di legge.
 
Di seguito riporto la posizione e i “mille motivi” del voto contrario dei consiglieri di “Roccella Bene Comune” che hanno denunciato, per l’ennesima volta, la mancanza dell’invio degli atti del Consiglio nei tempi dovuti.

Prima di ogni altra cosa, e chiedo che il segretario ne prenda atto, in merito alla convocazione del consiglio comunale, giova ricordare al presidente del consiglio e alla maggioranza tutta, che l’articolo 227 comma 2 del TUEL (decreto legislativo 267/2000), prevede che la proposta di rendiconto della gestione deve essere messa a disposizione dei consiglieri comunali entro un termine non inferiore a 20 giorni, stabilito dal regolamento di contabilità, precedente la sessione consiliare.

Ovviamente entro lo stesso termine devono essere messi a disposizione anche gli allegati, compresa la relazione dell’organo di revisione. Si tratta di una disposizione a tutela del ruolo dei consiglieri che, per poter esprimere compiutamente il proprio voto favorevole o meno, devono avere il tempo di consultare valutare i documenti.

La norma è di fondamentale importanza per l’operatività del consiglio, tanto che il mancato rispetto dei suddetti termini consente al consigliere di adire il giudice amministrativo.

Anche in questo consiglio comunale ravvisiamo da parte della maggioranza una macroscopica mancanza di rispetto di tale disposizione, che si è palesata in tutta la sua grandezza, nel convocare una commissione consiliare per lunedì scorso senza che ancora ci fossero pervenuti gli atti relativi al consiglio convocato 4 giorni prima, atti peraltro inerenti la discussione che in quella seduta di commissione bisognava affrontare.

Tale condotta, ripetutamente adottata in questi 4 anni dalla maggioranza, oltre che una mancanza di rispetto nei confronti del ruolo della minoranza, rappresenta una lesione di un diritto sacrosanto garantito dalla legge, che potrebbe dar luogo a un’azione di consultazione del giudice amministrativo o del prefetto da parte della minoranza.

Vi diciamo subito che non siamo disposti a subire per un altro anno ancora questo modus operandi da parte vostra, pertanto vi diffidiamo dal reiterare il suddetto comportamento che altra definizione non trova se non nel termine di “ostruzionismo”.

Circa il punto in questione: ravvisiamo che si sta approvando il conto del bilancio 2016 e ci siamo chiesto il perché di questo ritardo.

Inoltre sinceramente ci è risultato un po’ arduo capire come si sono formate le varie voci che compongono il conto, visto che non c’è una relazione allegata che specifichi quello che nel conto è riportato in maniera un po’ asettica e generalizzata.

Sarebbe stato utile a corredo degli schemi anche una relazione che spiegasse nel dettaglio questa questione dell’inventario e il perché dell’opportunità di quest’atto che voi definite non dovuto.

Se c’è una cosa che l’amministrazione comunale di Roccella ionica sa fare molto bene è sicuramente quella di intercettare finanziamenti pubblici messi a disposizione per gli enti locali, ma nonostante ciò notiamo che, dopo aver ottenuto tali finanziamenti, questi, non vengono sfruttati appieno per valorizzare le potenzialità delle infrastrutture di Roccella e soprattutto non si creano opportunità di sviluppo per il territorio e per la nostra gente.

Lo dimostrano strutture come porto, castello, auditorium, teatro al castello, convento dei minimi…

Tutte realizzate con centinaia di migliaia di euro di soldi pubblici, su cui si spendono ulteriori soldi per manutenzione o semplice gestione, ma che non sono affatto valorizzate né a livello culturale, considerato anche che gli eventi che vengono organizzati non sono opportunamente promossi.

Purtroppo dobbiamo dire che la “programmazione” non è mai stato il vostro forte.

Il conto che ci presentate quadra sulla carta grazie al riporto dei residui attivi che altro non sono che il risultato della forte pressione fiscale che grava sui cittadini che non hanno avuto la possibilità di pagare.

Con ciò non giustifichiamo l’evasione fiscale, lungi da noi, ma se in soli 5 anni si è passati ad una evasione delle tasse dal 20 al 50% e ben oltre per quanto riguarda la TARI, un motivo ci sarà e questo sicuramente non è soltanto per negligenza dei roccellesi.

Se la tassazione fosse stata giusta ed equa e proporzionata al servizio offerto, crediamo che i cittadini roccellesi avrebbero continuato ad essere esemplari nei pagamenti come un tempo.

Parlate di bilanci che definite virtuosi ma solo in teoria, ma nei fatti – lo ammettete pure voi – le casse comunali sono completamente spoglie.

Tutte le anticipazioni di cassa fatte in questi tre anni per il Jazz – che ci auguriamo possano presto rientrare attraverso i finanziamenti della Regione – rappresentano un grosso macigno che pesa enormemente anche sulle piccole spese e la spesa corrente.

Ma soprattutto è assolutamente inconcepibile che si siano sborsati, attraverso le anticipazioni di cassa centinaia di migliaia di euro per il jazz e non si riesce a farlo però per i pagamenti degli stipendi per i lavoratori ex LSU/LPU.

A questi lavoratori che da anni garantiscono i servizi a Roccella Jonica, avete fatto firmare una clausola molto restringente che prevede che “il pagamento delle retribuzioni viene effettuato solo dopo l’effettivo incasso delle somme gravanti sul bilancio statale e regionale”.

In sostanza ai lavoratori è stata formulata la proposta, senza possibilità di alternative, che non fossero la mancata stipula, di firmare un contratto che prevede il pagamento delle loro spettanze alla condizione che vengano erogati al Comune le somme regionali e statali stanziate a tale scopo con evidenti profili di violazione del principio di irriducibilità della retribuzione, vigente in materia di diritto del lavoro. Insomma una enorme penalizzazione per tutti i lavoratori che in attesa dei conferimenti delle risorse dalla Regione al Comune sono costretti a rimanere senza retribuzione. (Solo a Pasqua hanno ricevuto alcune somme per mensilità pregresse e da allora niente più…).

La nostra Costituzione all’art. 36, primo comma, espressamente prevede che: “il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro ed in ogni caso sufficiente ad assicurare a se ed alla famiglia una esistenza libera e dignitosa.

Riteniamo inaccettabile che un Comune come Roccella Jonica, che dichiara di avere bilanci virtuosi e una solida stabilità contabile, nella certezza dell’imminenza dei versamenti regionali, non riesca ad adottare delle anticipazioni di cassa per il pagamento delle retribuzioni così come fanno altre amministrazioni responsabili, compromettendo cosi la dignità e la serenità delle famiglie dei lavoratori.

Per il resto non possiamo che dichiararci contrari ad un bilancio pieno zeppo di scelte studiate a tavolino per mantenere il controllo su tutte le dinamiche politiche a voi più funzionali, scelte che però esulano da una riflessione profonda sull’ambito sociale e solidaristico come da noi più volte sottolineato, e per il quale abbiamo avanzato delle serie proposte come il baratto amministrativo e fondi di solidarietà.

Andando nel tecnico e ribadendo come in 4 giorni sia davvero arduo studiare adeguatamente gli atti di questo consiglio,vorrei chiedere alcune cose:

-la prima che avrei voluto chiedere era: come mai a corredo del conto del bilancio c’è solo una delibera di giunta ma manca la relazione del revisore contabile? Ma apprendo solo ora che il parere c’è e non ci è stato fornito! Cosa gravissima… e come poteva esserci dato se è stato protocollato solo ieri???? Infrangendo (altro che i 20 gg) ma anche i 5 gg obbligatori per la lettura degli atti da parte dei consiglieri comunali.

-come è possibile che al 31 dicembre 2016 il fondo cassa era di quasi 2.200.000 € e al 31/12/2017 invece ci ritroviamo 800.000 €? Dove sono andati a finire quasi 1.400.000 € di fondo cassa?

-analizzando i residui attivi  e la competenza ci ritroviamo rispettivamente 3.800.000 € e 3.560.000 € di crediti da riscuotere: cosa sta facendo l’amministrazione comunale per recuperare queste somme, visto soprattutto che sono state dichiarate somme di dubbia esigibilità quasi 2.100.000 €? Chi e con quali criteri ha deciso che questi sono crediti di dubbia esigibilità? Esiste una commissione o è stata una singola persona? Cosa sta facendo l’amministrazione per cercare di recuperare queste somme visto e considerato che c’è un ufficio legale in forza al Comune che potrebbe attivarsi in tal senso prima di dichiararle definitivamente inesigibili? Non sarebbe opportuno prima di declassare a somme di Dubbia esigibilità quasi 2.100.000 € attivare tutti i canali possibili al fine di recuperare almeno una parte di questa somma così importante?

-Per quanto riguarda i debiti invece notiamo residui passivi e competenze per 790.000 € e 1.830.000 € rispettivamente: come mai vi sono questi debiti visto che l’amministrazione è tenuta ai pagamenti entro 30 o massimo 60 giorni?

-nella parte vincolata vi sono 1.156.000 € di vincoli formalmente attribuiti all’ente, cosa sono?

-poi guardando alle missioni, che ci appaiono di carattere generale e non specificate nel dettaglio, ci accorgiamo di spese pari a più di 200.000 € per istruzione e diritto allo studio, quasi 250.000 € per tutela e valorizzazione dei beni e delle attività culturali, 323.000 € per turismo, 1.820.000 € per lo sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente, 413.000 € per trasporto e diritto alla mobilità, più di 70.000 € per diritti sociali, politiche sociali e famiglia: ci sembrano cifre esorbitanti, di cui non abbiamo avuto modo di capire come si sono formate, a cosa siano imputate nel dettaglio e per cui chiediamo spiegazione;

-guardando poi alle entrate per occupazione delle aree pubbliche e pubbliche affissioni, ci sembrano cifre piuttosto basse e non rispecchianti quello che effettivamente potrebbe essere riscosso; proponiamo (se la macchina organizzativa comunale non è in grado di gestire la riscossione di tali somme) di pensare a cedere la gestione alla multiservizi.

-arriviamo poi a una spesa esagerata per l’energia elettrica e per i contratti del servizio di illuminazione pubblica, rispettivamente 940.000 euro e 520.000 €: cosa sta facendo l’amministrazione per efficientare il sistema energetico roccellese consentendo di conseguire un risparmio notevole rispetto a tali spese?

-siccome poi vediamo la voce “lotta al randagismo” pari a 37.000 €, vogliamo conoscere quale nel dettaglio la situazione e con chi ha stipulato la convenzione il Comune visto che la questione randagismo a Roccella non ci sembra del tutto risolta.

-e poi a cosa sono imputate 148.000 € di altre spese legali? Considerando il fatto che il Comune ha un suo pool di avvocati che dovrebbe riuscire a coprire tutte o almeno quasi tutte le cause che lo interessano, ci sembra quantomeno anomalo. Ribadiamo che abbiamo di fronte un conto asettico, generalizzato, mai specifico e dettagliato, di difficile comprensione e politicamente distante da quelle che per noi sono le vere priorità di un paese come Roccella ionica.

Il mio intervento sarebbe finito qui, salvo sottolinearvi che vi siete resi protagonisti di una mancanza e inadempienza eclatante e mai vista prima! Non ci avete fornito il parere del revisore dei conti: state certi che questa cosa troverà seguito nelle sedi opportune.

fonte: telemia