Notizie cosi tremende sono macigni che ti cadono addosso e sconvolgono anima e corpo.
 Quel che è di più inimmaginabile ed inaspettato arriva all’improvviso e ti va cadere nella più profonda tristezza.
Perdere un amico come Pino Iannuzzi significa non avere più un angelo custode pronto a sostenerti in ogni occasione, con un consiglio spensierato, ricolmo di saggezza, con un una battuta o un discorso che faceva riflettere e spesso deviare il punto di vista verso un visione più ottimista e positiva; un punto di riferimento, una certezza, una persona dall’infinità bontà, che, in maniera pacata, in silenzio e senza troppi clamori, ha sempre dato informazioni ed opinioni che hanno segnato decisioni importanti di questo paese.
Saldamente ancorato ai principi della solidarietà, della partecipazione, della politica che parte dal basso, Pino è sempre stata una persona trasparente, sincera e schietta.
Principi fondamentali i suoi, insieme a quelli dell’onestà, umiltà d’animo e allo spirito di sacrificio attraverso il lavoro, qualsiasi lavoro; valori trasmessi ai suoi tre adorati figli che, nonostante sono ormai indirizzati verso la piena autonomia professionale, perdono la loro colonna portante.
Forse per il troppo spendersi per gli altri ha trascurato la sua salute, ma le vicissitudini che hanno messo Pino a dura prova fisicamente ci sono state e davanti ai problemi che ha dovuto affrontare non si è mai arreso e li ha sempre vinti.
Nella più profonda angoscia, mi stringo al dolore della moglie Mariolina, dei figli Carlo, Elio e Davide con la speranza che la Mano di Dio, che ha accolto oggi l’esemplare uomo, padre e marito che è stato Pino, venga tesa su tutti i familiari, per trovare la forza della consolazione e lo spirito e la forza di andare avanti.
Ciao Pino, Grazie di cuore per esserci stato e continuare ad esserci anche nella mia formazione e nel mio carattere. Ti voglio bene.
Nicola Iervasi
http://roccellasiamonoi.blogspot.it