Il Presidente della Regione Mario Oliverio e l’Assessore all’Ambiente Antonella Rizzo hanno presentato un Piano di Gestione dei rifiuti. “La Calabria – ha affermato Oliverio – deve rispettare il proprio ambiente e questo parte dalle discariche. Fino ad oggi il sistema dei rifiuti è stato al collasso e sono state utilizzate le emergenze per prendere decisioni di comodo. Questo non accadrà mai più. Nell’ultimo anno abbiamo gestito l’urgenza, ma dopo aver approvato le linee programmatiche sul trattamento dei rifiuti il futuro è molto chiaro. Sì a nuovi impianti realizzati sulle strutture già esistenti e no a nuove discariche”.
Il nuovo piano dei rifiuti dovrà essere approvato in Consiglio entro un anno, l’obiettivo della Giunta è quello delle “discariche zero” con la realizzazione di più “ecodistretti”, 3 dei quali entreranno in funzione già nei prossimi anni, ma per far si che la Calabria riesca ad uscire dall’emergenza rifiuti bisognerà creare altri 2 ecodistretti che saranno gestiti da privati. Insomma si parla di 5 ecodistretti, uno dei quali dovrà sorgere in provincia di Cosenza, ma non a Bisignano dove invece sorge un distretto agroalimentare di qualità, un altro impianto sorgerà poi a Crotone, dove quindi non verrà fatta la mega discarica di cui si parlava.
L’Assessore all’Ambiente Antonella Rizzo ha detto che “sin da oggi inizieranno gli incontri di confronto con il territorio. Sarà data la possibilità a tutti i comuni di trattare in autonomia l’organico e ci sono già alcuni contatti con aziende per avviare la possibilità di utilizzare la materia prima per la produzione di altro materiale e farne, dunque, una risorsa. Serve, quindi, in Calabria un cambio di cultura sulla differenziata”.
Sembrerebbe ormai invece un capitolo definitivamente chiuso, quello della discarica di Casignana considerata una bomba ecologica, è stato infatti lo stesso Mario Oliverio durante la conferenza ha ufficializzare la notizia che la discarica di contrada Petrosi non verrà più riaperta, adesso si attendono le procedure idonee a far partire una bonifica totale dell’intera area su cui sorge la pericolosa discarica, perché toccherà metterla in sicurezza al più presto.
Carlotta Tomaselli
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