R. e P.

Quello che non ti ho mai detto… Era il marzo 2004 tra il saluto dell’inverno e il benvenuto della primavera, in un modo quasi impensabile quella sera entrai virtualmente in una chat ricordo ancora il nome “Navighiamo” non pensando mai di conoscere la mia attuale moglie che in un modo o nell’ altro dopo ben quasi 14 anni di unione rimane unica e insostituibile perché dalla coerenza e dalle ingiustizie ha forgiato un suo modello di vivere che insieme all’amore che ci accomuna legati anche da nostro figlio ormai ometto ci porta a continuare il nostro percorso al momento un po’ impegnativo dato il lavoro che mi porta a stare lontano ma non dai miei pensieri.Ieri si è festeggiato il giorno degli innamorati, destino ha voluto che tu il giorno successivo nascessi, allora quale occasione migliore per rinnovare un augurio speciale e una promessa che mi vedrà per il resto della nostra umile vita al tuo fianco nell’intento di vedere il nostro frutto maturare nel modo più bello.Con questa narrativa ti abbraccio cercando di arrivare nei meandri del tuo animo: “Mixuar xar segjemnde, gilocavt Cemi Maka”

Giuseppe Ierace