che chiariremo, ciò si deve solo ed esclusivamente alla seria azione politica condotta dalla nostra Amministrazione. Siamo stati noi a chiudere pesanti posizioni debitorie per svariate centinaia di migliaia di euro, ereditate dalla precedente gestione commissariale. E’ stato il nostro esecutivo ad approvare il Regolamento e il Piano dei rifiuti (delibere di Consiglio Comunale n. 23 e 24 del 2017). E’ stata la nostra maggioranza a partecipare al bando regionale e ad ottenere il finanziamento necessario per avviare il servizio. Omettere queste circostanze significa offrire una comunicazione falsata e di parte, col solo obiettivo di appuntare medaglie su qualche curriculum. Tuttavia, il tema centrale non è questo, ma la debolezza del progetto che si intenderebbe avviare.
In primo luogo si effettua una consistente marcia indietro e, in violazione al Piano e al Regolamento comunali, atti in vigore e mai revocati, si sceglie di esternalizzare il servizio, anziché farlo
gestire dal personale interno all’Ente. Con questa decisione si commettono due errori clamorosi. Per un verso l’Ente si spoglia della regia in un ambito decisivo della vita civile ed amministrativa della città, che solo se gestito internamente può produrre risultati positivi, come dimostrano, oltre ogni ragionevole dubbio, i casi di Gioiosa Ionica e Roccella Ionica. Per altro verso, poi, si priva di un futuro occupazionale certo una buona fetta dei lavoratori precari dell’Ente. Questa era l’occasione giusta per stabilizzare tanti ex LSU/LPU e per offrire ulteriori possibilità di lavoro ad altri soggetti. Si sceglie, invece, la strada delle società esterne, con tutto ciò che consegue in termini di efficienza, efficacia e trasparenza e con una proroga del contratto in essere, quanto meno dubbia.
L’avvio della differenziata, poi, per come impostato, è monco dal punto di vista del coinvolgimento dell’opinione pubblica. Non una adeguata attività di sensibilizzazione. Non uno stimolo per coinvolgere il mondo dell’associazionismo. Si parte con un atto di imperio in un ambito che, al contrario, richiederebbe condivisione e partecipazione. La pubblicità per la diffusione dei mastelli è fatta con foglietti quasi invisibili e si utilizzano, del tutto impropriamente, le volontarie del servizio civile, distraendole dal loro progetto.I cittadini di Marina di Gioiosa Ionica, certamente, sapranno come muoversi, ma chi gestisce provvisoriamente l’Ente continua a mostrare tutti i limiti di una visione burocratica dei problemi e delle iniziative.L’ex Amministrazione Comunale di Marina di Gioiosa Ionica