Il dibattito che si è aperto nella Locride sulla “ città metropolitana “ è continuato ieri mattina presso la sala municipale di Siderno con un interessante e partecipato forum al termine del quale il messaggio emerso è stato chiaro : La città Metropolitana non può essere reggiocentrica e anche gli organismi che saranno chiamati ad amministrare hanno il diritto di essere eletti dai cittadini . E’ stato lo stesso presidente del Comitato dei sindaci della Locride, Giuseppe Strangio che nel suo intervento introduttivo ha puntualizzato che ove la “distanza” che si avverte da Reggio Calabria dovesse permanere per questa parte di territorio della provincia reggina sarebbe piu’ facile sentirsi cittadini metropolitani di Catanzaro e di Lamezia Terme. Una considerazione rafforzata dall’intervento del sindaco di Siderno, Pietro Fuda, che ha anche evidenziato la necessità assoluta dei sindaci della Locride di stare in rete proprio per non rimanere isolati per puntualizzare poi che per quanto riguarda le cariche elettive che secondo le norme attuali vedrebbero il sindaco di Reggio Calabria anche sindaco metropolitano proprio queste sono un punto debole perché la coincidenza del sindaco della città con quelle relative alla carica metropolitana provocherebbe un palese conflitto di interesse. Fuda è anche entrato nei dettagli arrivando a dire che molte cose potrebbero essere superate con una attenta politica di coesione capace di avvicinare la città di Reggio Calabria alla periferia territoriale ma perché cio’ avvenga è necessario tenere conto delle peculiarità che diversificano il territorio della provincia. Fuda che ha sviluppato una relazione molto dettagliata ha parlato anche della ferrovia e della necessità di un raddoppio “a macchia” dell’unico binario per utilizzare i nuovi vettori veloci recentemente istituiti dalla Regione. Poi ha insistito su alcuni comportamenti territoriale “che portano alla divisione piuttosto che all’unione”. A Fuda ha fatto seguito l’intervento di Maurizio Malaspina, coordinatore tecnico-scientifico di Reggio Nord 2020, che ha spiegato le grandi prospettive che si aprono con la realizzazione del nuovo soggetto istituzionale metropolitano anche se – ha precisato -è necessario lavorare sui contenuti e creare una governance che avvii gli indirizzi strategici dei territori con il sostegno di comitati di interesse nn mancando di parlare delle vallate territoriali con le loro singolarità e con le loro tradizioni agricole, culturali e sociali sono molto importanti per lo sviluppo e costituiscono un importante asse di collegamento territoriale”. E’ intervenuto anche Paolo Romeo che ha parlato di una grande scommessa che puo’ essere finalmente vinta soprattutto se si riuscirà a costruire un organismo capace di garantire l’auspicata operazione di crescita sociale, culturale ed economica che si attende da tempo su tutto il territorio provinciale. Il dibattito, ovviamente, continua.

Aristide Bava