L’onda gravitazionale è una deformazione della curvatura dello spaziotempo che si propaga come un’onda. L’esistenza delle onde gravitazionali fu prevista nel 1916 da Albert Einstein come conseguenza della sua teoria della relatività generale.
Le onde gravitazionali viaggiano alla velocità della luce e possono attraversare i corpi celesti senza provocarne effetti evidenti, molte onde attraversano la Terra e non ce ne accorgiamo. Queste, generano una variazione delle coordinate spazio-temporali, cioè percorrendo queste linee provocano un avvicinamento e un restringimento dello spazio-tempo.
Una scoperta importante soprattutto per via del fatto che attraverso le onde gravitazionali è possibile adesso, finalmente, studiare i buchi neri, finora erano solo oggetti teorici previsti dalla teoria della relatività generale, adesso sono oggetti reali. Ne sono state appena visti due, distanti 1,3 miliardi di chilometri, fondersi in un nuovo buco nero. E per la prima volta è stato ascoltato il loro suono, ne sono state calcolate dimensioni e distanza.
Dopo 50 anni di tentativi è stata fatta una scoperta fenomenale, merito anche delle persone che hanno collaborato alla ricerca, come i due calabresi: Salvatore Vitale, che lavora al Mit di Boston ed ha creato da zero proprio uno dei due codici che ha trovato il primo segnale gravitazionale. Ma c’è anche una ragazza di Melito Porto Salvo nel gruppo di ricerca che ha preso parte attivamente alla scoperta delle onde gravitazionali, si tratta di Maria Concetta Tringali studentessa di Astrofisica a Roma, si è poi specializzata negli USA, anche lei ha partecipato attivamente alla grande scoperta facendo parte del Team di Giovanni Andrea Prodi.
Carlotta Tomaselli
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