Il Consiglio dei Ministri riunito a Reggio Calabria ha approvato all’unanimità il decreto sulla sanità calabrese per affrontare l’emergenza sanitaria Regionale: il decreto durerà 18 mesi e di fatto toglie alla Regione il controllo della sanità calabrese. Il Governo, quindi, da’ pieni poteri ai due super commissari già nominati dal Ministero, l’ex generale Nas Cotticelli e il manager sanitario Thomas Schael. Contestualmente, nella stessa seduta in riva allo Stretto, l’esecutivo giallo-verde ha approvato in via definitiva il dl “sblocca cantieri” per modificare il codice degli appalti dopo la prima approvazione di un mese fa.

E mentre fuori dalla Prefettura situata a piazza Italia, nel cuore della città, ronzano gli elicotteri e i cecchini dai tetti controllano il territorio per garantire la sicurezza ai massimi vertici delle Istituzioni, il premier Giuseppe Conte e il Ministro Grillo stanno incontrando i giornalisti per illustrare i provvedimenti adottati dal Consiglio dei Ministri.

Le Parole del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte

Siamo qui in territorio sovente ahimè dimenticato per testimoniare la vicinanza del Governo alla comunità calabrese, per dire che non ci siamo affatti dimenticati delle esigenze di questo territorio. Questo Consiglio dei Ministri non ha solo valore simbolico, ma anche concreto: abbiamo già adottato alcune misure che confidiamo aiuteranno a trovare alcune soluzioni per questo territorio. I problemi sono tanti, come abbiamo avuto modo di constatare parlando con le persone, però oggi portiamo innanzitutto la novità del decreto Sanità voluto fortemente dal ministro Grillo e rivolto espressamente ai cittadini della Calabria, a tutela del loro diritto della salute. Ci abbiamo lavorato parecchio, gli uffici del Ministero della Sanità hanno lavorato duramente. Abbiamo inoltre portato in Consiglio dei Ministri il decreto sblocca cantieri, su cui smentisco le ricostruzioni dei giornali rispetto a quanto sarebbe accaduto con il Presidente Mattarella, con cui invece c’è sempre un rapporto cordiale, leale e rispettoso. Il Capo dello Stato ci ha invitato a riportare il decreto sblocca cantieri in Consiglio dei Ministri per un’approvazione meramente formale, in quanto era stato in precedenza approvato “salvo intese”. Ma queste “intese” poi si sono tradotte in un’intensa attività di confronto su alcune norme rimaste in sospeso, quindi abbiamo condiviso la linea del Presidente Mattarella per un passaggio formale in Cdm che completasse in modo più efficace l’iter burocratico. Il decreto aveva acquisito anche la bollinatura della ragioneria e addirittura domani mattina dovrebbe essere direttamente pubblicato in Gazzetta Ufficiale, quindi abbiamo senz’altro recuperato il tempo perso. Con l’occasione di trovarci a Reggio Calabria vorrei ricordare che alcune misure questo Governo le ha già adottate: molti calabresi beneficieranno del reddito di cittadinanza, di quota cento e degli investimenti per rilanciare il porto di Gioia Tauro nell’ordine di oltre 100 milioni. Si tratta di un passaggio molto importante per il rilancio della Regione, e devo ringraziare il Ministro Toninelli che ha lavorato sodo per quest’obiettivo: sono convinto che avrà importanti ricadute economiche e sociali per tutta la Calabria e addirittura per tutto il Sud. Tra le altre misure già approvate, abbiamo stanziato quasi 150 milioni solo per il dissesto idrogeologico in Calabria e ci sono tante altre misure per i Comuni calabresi. Abbiamo previsto il wi-fi gratuito per i Comuni sotto i duemila abitanti. I provvedimenti sono molteplici, non ci dimentichiamo di questo territorio e quello di oggi non sarà un passaggio isolato: la nostra attenzione rimarrà costante. Questo Governo vuole il riscatto del Sud, noi oggi prima del Consiglio dei Ministri abbiamo visitato il Museo Archeologico Nazionale della Magna Grecia scoprendo la straordinaria bellezza dei Bronzi di Riace e di tutti i grandi reperti che testimoniano la storia e la cultura enorme di questa Regione, pensiamo a Crotone, Sibari, Reggio, le grandi polis che hanno caratterizzato la grande civiltà della Magna Grecia. Vogliamo combattere la criminalità organizzata: continueremo a sciogliere tutti i consigli comunali che sarà doveroso sciogliere per infiltrazioni della criminalità organizzata, che purtroppo ha un forte radicamento sociale e nel tessuto produttivo. Abbiamo concepito il decreto sanità anche per disfunzioni dovute alla virulenza dell’azione della criminalità organizzata, una piaga che rallenta molto la crescita del Sud. Continueremo a mantenere altissima la soglia di attenzione, perchè non c’è alternativa. Io ho avuto tanti amici calabresi durante l’università: come me, sono andati a Roma o al Nord nelle Università a studiare. E’ bello andare fuori e fare esperienze all’estero, per offrire ai nostri giovani possibilità di coltivare esperienze. Ma è ancor più bello offrirgli le possibilità, il piacere o quantomeno la libertà di scegliere di poter tornare nella loro terra e dedicare le loro energie alla loro terra di origine. Lavoreremo per questo”.

Le parole del Ministro della Sanità, Giulia Grillo

Con il nostro decreto d’emergenza che durerà 18 mesi vogliamo recuperare la sanità calabrese, che ha una situazione unica in Calabria. Non attueremo questa situazione in altre Regioni: qui dopo 10 anni di commissariamento la situazione è davvero emergenziale quindi abbiamo previsto un decreto d’emergenza che sarà in vigore per 18 mesi. Lavoreremo per rimuovere le cause e gli ostacoli che non consentono alla sanità calabrese di riemergere. Abbiamo anche considerato le infiltrazioni della criminalità organizzata nelle strutture sanitarie regionali, non ultimo lo scioglimento dell’Asp di Reggio Calabria di recente commissariata per l’ennesima volta. In Calabria c’è una sanità di serie D e non vogliamo più che questa Regione abbia una sanità di serie D e che i cittadini calabresi siano costretti ad emigrare per curarsi. Ringrazio i commissari Cotticelli e Schael che avranno la possibilità grazie a questo decreto di operare con pieni poteri. Non stiamo in ogni caso scavaldando la Regione: vorrei ricordare che la sanità è una materia concorrente tra Stato e Regioni, e la nostra Costituzione prevede che il Ministero della Salute debba assicurare i livelli di assistenza sanitaria a tutto il territorio nazionale. Tutto quello che io faccio lo faccio nelle maglie della Costituzione e nell’interesse dei cittadini: non mi sono voluta limitare, come hanno fatto i miei predecessori, a nominare dei normalissimi commissari dicendo che i problemi non dipendevano da me, ma noi non facciamo le cose tanto per farle. I cittadini mi chiedono di cambiare tutto, ma a me non piace fare promesse da mercante. Posso dare come unica garanzia il nostro impegno, l’impegno del Governo, che è massimo. Credo che questi sforzi verranno premiati, ma la sentenza sarà dei posteri. Sono però sicura che questi nuovi strumenti daranno ai commissari la possibilità di agire in modo efficace

Strettoweb