Si è tenuta stasera presso l’aula Magna dell’Istituto comprensivo “Alvaro” di Caulonia  Marina, alla presenza del prof.Giuseppe Giarmoleo  e  della dott.Maria Celi Campisi, la presentazione del nuovo volume del giornalista cauloniese Armando Scuteri dal titolo:” La Repubblica di Caulonia tra omissioni, menzogne e contraddizioni”. Presenti tra gli altri, il Vescovo di Locri Francesco Oliva, il Sindaco di Roccella Giuseppe Certomà, l’ex parlamentare Mimmo Bova, numerosi giornalisti e addetti ai lavori, e tra questi il direttore editoriale della casa editrice “Rubettino”, dott. Luigi Franco. La manifestazione è stata presentata dalla giornalista Maria Teresa D’Agostino. Nella prefazione del libro, di Antonio Nicaso,anche lui cauloniese come l’autore,  si legge che il volume nasce dal desiderio che non vadano disperse le testimonianze di un accadimento che ha avuto come teatro Caulonia, paese dell’Alto Jonio della provincia di Reggio Calabria. Una sommossa di alcune centinaia di persone, durata pochi giorni e conclusasi con l’omicidio di un sacerdote, consumatasi con violenze messe in atto in nome della politica e dell’antifascismo. Si avvalse di un improvvisato Tribunale del popolo che avrebbe dovuto “giudicare” agrari e fascisti, ma che in realtà agì duramente, più che altro per vendette personali, su povera gente che fascista non era, rimandando al contempo incolumi la maggior parte sia degli gnuri che dei fascisti. Nel ripercorrere quegli eventi l’autore ricostruisce, attraverso le testimonianze raccolte anche dai protagonisti, non soltanto quanto accaduto nei giorni della sommossa, ma anche il contesto sociale del tempo. Molti di coloro che presero parte alla rivolta erano povera gente, alcuni privi di ogni forma di sostentamento, ed a loro un sindaco dal passato malavitoso aveva fatto sognare “vita civile per tutti, liberazione dall’oppressione, da ogni sfruttamento”. Ben presto essi compresero che la speranza di impossessarsi delle terre per lavorarle in proprio e trarne direttamente i benefici, non si sarebbe realizzata. Scuteri sostiene che quei giorni videro protagonista sicuramente Pasquale Cavallaro, il sindaco, ma anche il Partito comunista. Un lavoro di ricerca appassionato quello del collega Armando Scuteri per cercare di fare chiarezza su alcuni accadimenti di una triste pagina di storia locale.
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