E’ la riviera più a sud della Calabria, compresa tra le città di Riace e Locri e si affaccia sull’azzurro mar Ionio. E’una delle zone costiere più ricche e selvagge d’Italia, nota come costa dei Gelsomini; si snoda per 90 chilometri nella provincia di Reggio Calabria e prende il nome dalla coltivazione di questa splendida pianta rampicante, un tempo molto diffusa nel suo territorio. Oramai i gelsomini sono scomparsi, insieme all’antico mestiere delle gelsominaie, dedite alla raccolta e alla vendita a peso del fiore, utilizzato per i profumi. L’aria se la contendono la fragranza delle zagare, del bergamotto e degli eucalipti con le suggestioni e gli incanti di una natura dalla bellezza selvaggia e prepotente. Baie con spiagge basse e sabbiose si alternano ad alte rocce a picco sul mare, circondate da verdi colline, ricche di agrumeti e ulivi che arrivano fino al Parco Nazionale d’Aspromonte. L’ideale per una vacanza semplice, in luoghi ancora intatti, ricchi di tradizione. Il patrimonio storico-culturale è certamente una delle risorse più importanti della Riviera dei gelsomini, in quanto l’area ha vissuto un addensamento continuo di cultura e civiltà, di cui restano ancora oggi segni significativi. Quindi la natura si mescola alle vestigia di un passato che abbraccia tremila anni di storia.
Qui fu Magna Graecia che continua ad emergere negli scavi di Locri Epizefiri e di Kaulonia. Qui si insediò Roma: fu di un console la maestosa villa di Casignana con le terme e gli splendidi mosaici. Qui arrivarono i Bizantini e i Normanni; ne resta traccia nei monasteri, nei santuari e nei castelli, e razziarono gli arabi con le sanguinose incursioni che indussero ad abbandonare la costa per insediarsi nei fianchi della montagna.Ed ecco le bellezze di borghi incantati dal fascino incontaminato ed immutabile: Gerace, dal borgo di un intatto Medioevo con il castello e la Cattedrale normanna; Stilo, città di Tommaso Campanella con la pregevole architettura della Cattolica bizantina; Bivongi con le spettacolari cascate del Marmarico. Procedendo da Sud, lungo la costa si impatta in Brancaleone, dove Cesare Pavese visse il suo confine politico e nella cui spiaggia le “caretta caretta” depongono le uova; poi Africo con le sue scogliere e Bianco con i suoi vini passiti Greco e Mantonico, a cui fanno seguito Roccella con il castello angioino dei Carafa e Riace nei cui fondali furono rinvenuti i Bronzi. Tra i centri storici Gerace e Stilo spiccano come esempi importanti di architettura religiosa del Mezzogiorno. Punta Stilo e capo Spartivento rappresentano i confini di questo tratto di costa calabrese che comprende ben 42 comuni. A sud della fiumara Buonamico, la più importante dell’Aspromonte, si diparte l’ultimo tratto meridionale della costa dei Gelsomini; questa fascia costiera comprende località balneari e, con le sue caratteristiche scogliere, interrompe la monotonia del paesaggio. La riviera dei Gelsomini con le sue ampie e lunghe spiagge ha ottenuto più volte la prestigiosa bandiera blu : le sue acque sono tra le più pulite e limpide della Calabria. E’ caratterizzata da un microclima unico e propizio che favorisce il godere di giornate lunghe e ricche di sole e la coltivazione di risorse di nicchia con la produzione tipica del bergamotto, dell’annona, di piante officinali, di funghi e frutti del sottobosco. Notevole lo sviluppo del settore dell’apicoltura caratterizzato da una lodevole produzione di miele. Gelosamente custodite e tramandate di generazioni in generazioni sono le tradizioni gastronomiche della Riviera dei Gelsomini, che vantano una grande varietà di prodotti e di antiche ricette dal gusto straordinario. Degne di menzione sono alcune tipicità gastronomiche come l’olio oliva “Grossa di Gerace”; la ricotta affumicata di Mammola, il caciocavallo di Ciminà’, il pane di Platì e quello di Canolo, oltre ai vini Greco di Bianco e Bivongi rosso, entrambi D.O.C. La riviera dei gelsomini si estende tra territorio marino, collinare e montano, in una realtà che passa dalla costa jonica, prevalentemente sabbiosa , a suggestivi ambiti interni, dove risiedono numerosi specie floreali e faunistiche. Purtroppo questo lembo della Calabria ionica, orlato di interminabili spiagge e immerso nel fascino di un’atmosfera mediterranea, risulta essere meno turistico del tratto tirrenico che lo precede e meno attrezzato di strutture ricettive rispetto alla fascia costiera che si dipana a sud di Catanzaro; rappresenta pertanto il fanalino di coda della Calabria.
Emerge, quindi, la nota dolente che caratterizza il territorio della Locride e della provincia che purtroppo si presenta precario e molto limitato e carente dei servizi essenziali per il vacanziere nella scelta di una destinazione piuttosto di un’altra. E’ chiaro che il riferimento chiama in causa la scarsa efficienza della viabilità, dei trasporti, dei collegamenti coniugata ad una qualità dei servizi e alla promozione dell’immagine poco efficienti. In questo scenario poco incoraggiante, però’ alza il tono del proprio impegno il Consorzio Jonica Holidays: una cooperativa che raggruppa alberghi, villaggi turistici, campeggi, residence ed agriturismi della provincia di Reggio Calabria, più precisamente della fascia compresa tra Brancaleone e Monasterace che svolge un’azione promozionale sul mercato interno ed estero al fine di far conoscere agli operatori interessati le proprie risorse e le capacità’ ricettive attraverso il turismo incoming rivolto ai tours operators stranieri e non, che hanno bisogno di servizi turistici . Facendo seguito al tavolo di concertazione istituito in passato in funzione dell’Expo di Milano e di altre vetrine internazionali, e tenendo stretti rapporti con i diversi soggetti istituzionali pubblici e privati del territorio provinciale e regionale, il Consorzio ha incentrato ampiamente il suo obiettivo sull’importanza che la tecnologia e i sistemi informatici assumono nella scelta delle destinazioni e delle prenotazioni turistiche alberghiere sia per il mercato interno che per quello estero. Questo presuppone e di seguito impone l’utilizzo del web per promuovere e migliorare la potenzialità della propria struttura alberghiera ottimizzando il fatturato e stabilendo nuovi orizzonti di vendita on line. Grazie al clima favorevole ed alle inestinguibili bellezze storiche-artistiche i mesi di settembre-ottobre ed aprile- maggio sono stati fecondi per il turismo incoming; soprattutto importanti tours operators stranieri hanno scelto la riviera dei Gelsomini come meta dei tours dei loro clienti in seguito ad un’intensa attività’ promozionale e di marketing, alla partecipazione a fiere, Educational e workshop sono stati attirati visitatori russi, svedesi, tedeschi, canadesi e argentini. Oltre allo scambio culturale e al miglioramento dell’immagine l’impatto di questo tipo di turismo ha avuto vantaggi per l’economia del comprensorio. Tale riscontro favorevole fa presuppore che il turismo incoming sia sempre di più punto di forza del nostro territorio i cui effetti positivi sono in continua crescita; pertanto diventa fondamentale perseguire l’obiettivo di calamitare turisti in periodo di bassa stagione attraverso irrinunciabili pacchetti turistici. In effetti, analizzando i dati snocciolati da Mario Diano presidente Consorzio Jonico Holidays per parecchi anni, si può notare come sia in atto un’inversione di tendenza del trend negativo registrato nel 2015 con un incremento del turismo nel 2016 del 6% rispetto all’anno precedente: quindi si prospettano previsioni ottimistiche per il 2017 con un aumento del 10% rispetto all’annus horribilis 2015. I posti letto a disposizione nelle strutture alberghiere da 3 a 5 stelle che si incontrano da Brancaleone a Monasterace sono 2500 ,di cui l’80% e’ occupato in agosto, il 45% in luglio mentre a Giugno e luglio si scende al valore soglia del 15%.
Conseguentemente l’interessamento del mercato internazionale offre l’opportunità’ concreta di destagionalizzare i flussi che ancora appaiono limitati al solo periodo estivo. Da questo punto di vista, la ricchezza del patrimonio paesaggistico e un clima favorevole durante l’arco dell’anno, costituiscono i presupposti su cui basare una nuova e più duratura strategia di rilancio economico. Il turismo, come oramai attestato, è uno dei settori strategici di questo territorio a maggiore potenziale di crescita economica, in grado di valorizzare risorse sottoutilizzate; bisogna innanzitutto creare nuove opportunità’ di impresa e di lavoro e generare entrate fiscali da impiegare nello sviluppo e nel miglioramento dei servizi per gli utenti al fine di accrescere le qualità dei servizi; di rilevante importanza risulta la promozione della cultura della sostenibilità ambientale, economica esociale e della valorizzazione consapevole del patrimonio naturale, storico e artistico –culturale. Questa è la linfa vitale per ridare ampio respiro al turismo scolastico, religioso, culturale, balneare, enogastronomico e naturalistico che la riviera dei Gelsomini, vanto e grande risorsa economica della Calabria, offre regalando ancora oggi emozioni uniche.
Di Cosimo Caccamo –